Guerra razziale, immigrati occupano il territorio e uccidono italiani

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Occupano il territorio. Da queste enclave scateneranno la guerra razziale contro gli italiani.

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Ci stanno già sterminando. Portano avanti la tipica guerra di occupazione tra stupri etnici e brutali omicidi per il controllo del territorio:

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4 pensieri su “Guerra razziale, immigrati occupano il territorio e uccidono italiani”

  1. La più tenebrosa epoca dell’intera storia universale, quella in cui le orride orde d’orchi invasori trucidano gl’Italiani.
    La più lugubre epoca dell’intera storia umana, quella in cui le orride orde d’orchi invasori sterminano gl’Italiani.
    La più funebre epoca dell’intera storia mondiale, quella in cui gl’Italiani si estinguono perché vengono apolidizzati dagl’italicidi orchi meticcionisti.
    La più mortifera epoca dell’intera storia planetaria, quella in cui gl’Italiani scompaiono mediante il meticciamento, perpetrato dagl’italicidi orchi apolidisti.
    Noi Italiani stiamo precipitando sempre più nella più atroce fragilità, nella più ineluttabile vulnerabilità, nella più italicida debolezza.

  2. REDEMPTIO ITALIAE

    L’Italia è Minas Tirith!
    Orride orde d’orchi assediano la Cittadella!
    Molto più mostruosi, molto più crudeli di cruenti uruk-hai, stanno apolidizzando gl’Italiani!
    Sconvolti da un’escandescente fanatica frenesia, gli orgiastici meticcionisti stanno facendo precipitare gl’Italiani nella più atroce fragilità, nella più ineluttabile vulnerabilità, nella più italicida debolezza, in cui e per cui, terribilmente e totalmente indifesi, dovunque giungano, sconosciuti, nella non più loro patria, soffrono cruente violenze improvvise ineluttabili e immotivate!
    Siano difesi i Sacri Confini della Madrepatria e l’Onore Nazionale innanzitutto dall’eloquenza!
    Ai patrioti servono nuovi vocaboli durissimamente e asperrimamente antimeticcionisti, antiapolidisti, antiregressisti, antitanatofili, antidemofobi!
    Evadiamo dal funebre carcere lessicale che umilia il turgore del nostro intelletto!
    Frustiamo e frustriamo la furiosa tracotanza italicida!
    Leggiamo Isocrate, Eschine, Demostene, Cicerone, Sallustio, Quintiliano!
    Inceneriamo l’egemonico putridume meticcionista!
    I furenti apolidisti, spinti precipitosamente a vilipendio purchessia contro la prima delle nazioni, stanno scaraventando l’Italia in un abisso infernale molto più beluino della preistoria!
    Con ardente ardire, sovvertiamo la sovversione!
    L’italica facondia sia verga letale sul minotauro meticciatore!
    L’amore per la Madrepatria sia l’aureo filo luminescente, che ci farà uscire dal lugubre labirinto della truculenta demenza meticcionista!
    Le forze dell’italicidio sono gigantesche! questa è la splendidissima occasione per dimostrare quanto veridico sia l’emistichio vergiliano ”Amor uincit omnia”! Tutto dipende da noi!
    Non esiste forza umana capace di arrestare la Redenzione d’Italia!
    Deflagri la speranza!
    Patrioti, il soffio delle nostre labbra pietrifichi Medusa!

    Patrioti, dobbiamo contraddire come mai si è contraddetto!
    Fulminiamo l’orrido errore primordiale!
    Le laudi di Plinio il Vecchio (Storia Naturale, III, 38-40; XXVII, 3), di Orosio (Storie contro i pagani, V, 2, 5-6) e di Rutilio Namaziano (Il ritorno, I, 47-164), lungi dall’essere glorificazioni di Roma e d’Italia, sono inni all’apolidia e alla protervia.
    La hybris! questo è l’orrendo errore ancestrale: ”fecisti patriam diuersis gentibus unam”, ”urbem fecisti, quod prius orbis erat”.
    E questa è la nemesis: ”capitur Urbs, quae totum cepit orbem”, ”in una Urbe totus orbis interiit” (Gerolamo, Epistulae, 127; In Ezechielem, I, praefatio).
    La dirompente pressione perpetrata dalla cruenta luttuosa invasione ci costringerà a correggerci, a riunirci, a riconquistare la nostra Patria!
    La Redenzione d’Italia è nell’orazione ”Agl’Italiani” del Recanatese: lo stato nazionale è meta morale fondamentale, vitale. All’Italia, Dio ha donato Giacomo Leopardi come fosse una seconda luce. Eroici molto più del tuffatore di Paestum, pugnamo nella putrida palude e inceneriamo l’Idra meticciatrice!
    Vegezio scrisse che la disciplina romana trionfò sulle travolgenti moltitudini dei galli, sull’alta statura dei germani, sulla forza fisica degl’ispani, sulla crudele perfidia dei punici, sull’astuzia dei greci e su tutte le altre nazioni.
    Dobbiamo ancora trionfare sulla truculenta tracotanza!
    Quando si desterà, l’Italia cesserà di tremare!

    1. Patrioti dobbiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo!

      Mercoledì 24, sullo scaffale in una libreria ho trovato:

      ”Il tuffatore di Paestum
      Cultura del corpo, eros e mare nella Grecia antica”

      ://www.carocci.it/prodotto/il-tuffatore-di-paestum

      Patrioti, dobbiamo avere il coraggio e fare il grande salto!

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