Nuovo sbarco, dopo una beve tregua di circa due settimane, nel porto di Roccella Ionica, in Calabria.

A seguito di un’operazione di scafismo di stato in mare compiuta in modo congiunto tra Guardia Costiera e sezione navale della Guardia di Finanza, sono stati traghettati fin dentro lo scalo portuale 95 clandestini.

Sono tutti invasori musulmani di varie nazionalità.

Prima di essere raggiunti, trasbordati su due motovedette della Guardia Costiera e condotti nello scalo della Locride, trovavano a bordo di una imbarcazione localizzata dalla Guardia di Finanza a circa 60 miglia al largo delle coste della Calabria. Praticamente in Grecia.

Il natante con a bordo i 95 clandestini sarebbe partito nella notte tra martedì e mercoledì scorsi dalle coste della Turchia.

Con lo sbarco di oggi è salito a 15 il numero degli arrivi di clandestini nel solo Porto di Roccella, nel 2023, per un totale di circa 2 mila 500 clandestini.

E nuovi approdi dal nord Africa sulle coste del sud Sardegna.

Ieri sera davanti alla costa del Sulcis Iglesiente sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza diversi clandestini a bordo di un barchino al largo di Sant’Antioco.

I sei, gli unici individuati, sono stati accompagnati al centro di prima accoglienza di Monastir (Cagliari); per la consueta vacanza. E’ il centro da dove escono per molestare le donne e vandalizzare.

Ma la Meloni non è soddisfatta e prostituisce i porti italiani alle ong straniere. Attraccherà al porto di Livorno il 30 maggio alle 8.30 la nave negriera ong Humanity 1, con 88 clandestini a bordo recuperati ieri mattina al largo della Libia e dei quali, fanno sapere dalla Prefettura di Livorno, ancora non si conoscono né la distribuzione tra uomini, donne e eventuali minori, né le loro condizioni fisiche e sanitarie. Saranno tutti maschi infetti.

Livorno accoglierà dunque per la quarta volta una nave ong con a bordo clandestini prelevati in Libia, dopo i due sbarchi di Life Support, l’ultimo appena il 3 maggio scorso, e uno della Sea Eye.