Qual è il programma dei figli degli immigrati? Trasformare l’Italia a loro immagine e somiglianza. Il che è normale, dal loro punto di vista, ogni organismo invasivo tende a volere trasformare l’ospite più adatto a se stesso e quindi più adeguato a mettere l’organismo a proprio agio. Il problema sono quelli, tra noi, che vogliono fare lo stesso invece di combattere l’invasione.
«Non pensate sempre solo agli sbarchi, al disagio, alla delinquenza. L’Italia del futuro è multietnica che lo si voglia o no, l’unica discriminante è se il Paese saprà trarre vantaggio dalle cosiddette nuove risorse. Io vivo a Milano, per noi giovani è già così. Con la mia musica racconto storie altrimenti non raccontate».
Questi danno per scontato che il futuro sia ‘multietnico’. In realtà, guardando a Paesi dove l’esperimento immigrazione è stato imposto prima che in Italia, vediamo società parallele che non si incontrano. Con violenze ogni volta che si incontrano.
Il futuro, se non blocchiamo l’immigrazione è probabilmente la Bosnia. Non la Svizzera, dove le nazionalità convivono pacificamente solo perché separate territorialmente.
Abbiamo ancora la possibilità di lasciare un’Italia italiana ai nostri figli e nipoti: abrogare la legge sui ricongiungimenti familiari, ora.
Il presente è multietnico. Il futuro è il meticciato universale. Multietnico al momento è preferibile a genocidio, quindi la massa lo accetta di buon grado.
Ma non rompere.