Bruna, il trans che i media hanno prima definito ‘donna’ e che ora definiscono ‘donna transgender’, responsabile di importunare i bambini di tre anni:
Si è presentata nello studio dell’avvocato Debora Piazza, per denunciare e, quindi, monetizzare la stupidità del sistema mediatico e dello Stato italiano.
“E’ terrorizzata che qualcuno possa ancora fare del male, non riesce a rivedere le immagini che riprendono la scena di lei a terra, è molto spaventata ma le amiche l’hanno convinta a denunciare” il bizzarro racconto del legale che ha accompagnato il barbuto brasiliano al centro Svs della Mangiagalli per poter avere un referto da allegare alla querela che l’avvocato presenterà, una volta ultimata, direttamente in procura dove sul tavolo del pm Giancarla Serafini e dell’aggiunto Tiziana Siciliano c’è un fascicolo, a carico di ignoti, per lesioni personali.
IL trans presenta una “brutta ferita alla testa”, sarebbe ancora presente del sangue raggrumato: non è strato, visto che ha dato testate violente ai finestrini e alla paratia di sicurezza centrale presente in macchina mentre tentavano di arrestarla.
Il fatto che ci sia qualcuno che prenda in considerazione la versione di un elemento del genere invece di quella di onesti tutori della legge dice tutto su cosa è lo Stato italiano.
Bruna viene descritta come una persona molesta, che si morde la mano facendola sanguinare, quindi che sputa sangue minacciando di infettare i presenti. Bloccarla e metterla nell’auto di servizio non è semplice. Per i ‘ghisa’ il trans avrebbe tentato di autolesionarsi, poi avrebbe dato testate violente ai finestrini della macchina e alla paratia di sicurezza centrale, iniziando a sanguinare dalla fronte.
Poi, tipico degli immigrati molesti, avrebbe simulato un malore, quindi – è questo il motivo dello stop a pochi metri dagli uffici di via Custodi dove l’auto era destinata – avrebbe tentato la fuga colpendo un agente. Il resto è impresso nei fotogrammi dei video.
TRANS MILANO, LA VERITA’: IMPORTUNAVA NUDO I BAMBINI DI 3 ANNI DELL’ASILO – VIDEO CHOC
Trans Milano è di nuovo in giro e i vigli feriti all’ospedale – VIDEO
La clinica mangia galli a Milano è famosa per essere un centro contro la violenza sessuale verso le donne. Questo non ha un utero, vagina ed ovaie. Insomma non è una donna, l’unico tubo che ha è nel di dietro……. Anche se fosse stata donna non doveva fare quello che ha fatto. Se ci fosse più senso del pudore queste maialate in luogo pubblico non ci sarebbero, invece danno contro ai vigili. Come sta scritto nella bibbia, in Isaia capitolo 5, verso. 20: dicono bene al male e male al bene.