Un pregiudicato marocchino è stato arrestato oggi a Catanzaro per aver preso a calci la compagna incinta, minorenne, per costringerla ad abortire, provocandole lesioni per le quali la ragazzina è stata costretta a recarsi in ospedale.
Il marocchino in manette, 20 anni, deve rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia e tentativo di procurato aborto. A carico dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, é stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica.
Così potrà completare l’opera. Toga patriottica.
I carabinieri sono intervenuti la sera del 16 maggio presso l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro dove si era presentata una minore, in stato di gravidanza, che lamentava di aver avuto un’accesa lite con il 20enne marocchino, suo compagno e padre del nascituro, proprio per la contrarietà alla gravidanza che il marocchino aveva evidenziato.
Perché un marocchino pregiudicato rimane in Italia? Diamolo in sposa alle nipoti dei parrucconi della famigerata corte:
Un altro caso di maltrattementi in famiglia è stato denunciato in provincia di Bologna. Un altro immigrato, ovviamente. Un albanese di 50 anni è stato arrestato dai carabinieri a Calderara di Reno con le accuse di maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale ai danni della moglie. La misura cautelare, ai domiciliari, è stata emessa dal Gip di Bologna su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini, avviate lo scorso marzo quando la donna, una 46enne anche lei albanese, ha deciso di denunciare il marito.
Ai carabinieri ha denunciato di essere vittima di maltrattamenti da almeno 17 anni, in particolare dopo la nascita del secondo figlio quando il marito, già disoccupato e mantenuto dalla moglie, ha iniziato a ubriacarsi e a sfogare su di lei la sua frustrazione, con percosse e minacce di morte, alle quali si sarebbero aggiunti episodi in cui l’uomo l’avrebbe costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà. Ad agosto 2018, la donna era stata anche ferita a una mano con un coltello. Dopo la denuncia, la 46enne ha lasciato l’abitazione insieme al figlio minorenne ed è andata a vivere presso alcuni parenti.
Marocchino tenta di far abortire a calci la fidanzata minorenne
comunque stava uccidendo un suo pari, gli dovremmo essere grati, o no?
se fossi uno dei parrucconi direi che il reato è lievissimo!
più dell’acqua!
“Così potrà completare l’opera”
ma magari
cosi si estinguono tra di loro
Toga da premiare….