Digital Services Act le mani della UE su Internet

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Manovra concentrica contro la libertà di espressione da parte della Ue e di Big Tech. L’obiettivo è chiaramente quello di impedire ai cittadini dei Paesi membri della Ue di scrivere quello che pensano.

E’ come se un poliziotto Ue girasse per le piazze delle città e corresse a tappare la bocca a quei cittadini che dicono parole e frasi proibite.

La UE è un mostro da abbattere. I carri armati di Putin servono anche a questo.

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Torniamo a parlare del famigerato Digital Services Act (Dsa), presentato dalla Commissione Ue nel dicembre del 2020 e che “garantirà una protezione migliore agli utenti della Rete, fissando nuovi standard sulla responsabilità delle piattaforme online come Facebook, Twitter e Google, a proposito di contenuti illegali e dannosi”.

In realtà servirà ad escludere i contenuti che dissentono dalla narrativa di regime. Sei contro l’immigrazione? Contenuto illegale.

IL punto cardine è “proteggeranno gli utenti”: dalla verità. Vedrete che arriveranno a vietare il termine ‘clandestino’ perché turba il clandestino e “incita all’odio”.

E anche Mazzucco non coglie il problema. Cambieranno la legge e il tuo sito non la rispetterà. Non può esistere una libertà vigilata, perché non è libertà. Chi decide cosa “incita all’odio”?




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