Ragazzino massacrato da baby gang immigrati perché italiano: naso rotto e coltellate

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Aggrediti da figli di immigrati armati di coltello in pieno centro. I ricongiungimenti familiari sono un crimine contro i vostri figli.

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Aggrediti da una baby gang di coetanei stranieri. Notte da incubo, quella tra sabato e domenica scorsi, per due 15enni italiani che poco prima delle 2 stavano camminando in via Battisti a Treviglio, lungo il parco di largo Marinai d’Italia, mentre rientravano dalla festa di compleanno di un amico.

Uno dei due, residente a Cassano d’Adda, ha avuto trenta giorni di prognosi per la frattura del setto nasale e tagli in diverse parti del corpo. L’amico, che invece vive in città, se l’è cavata con 5 giorni di prognosi sempre per tagli fortunatamente superficiali. I due ragazzi avevano trascorso la serata festeggiando il compleanno di un amico e stavano camminando lungo via Cesare Battisti, sul lato che costeggia l’area verde del centro civico. Giunti all’altezza dell’asilo “Carcano” hanno notato in lontananza quattro persone. Il 15enne di Treviglio, che stava conducendo a mano la bicicletta, ha riconosciuto una baby gang di immigrati che da tempo è protagonista di aggressioni e minacce ai danni di coetanei italiani. Ha quindi suggerito all’amico di spostarsi sul marciapiedi opposto per evitare di incrociarli.

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Bisogna mostrare sottomissione all’invasore?

Il quartetto ha dapprima proseguito, dopodiché ha raggiunto da dietro i due ragazzi. “Dateci soldi e cellulari”, ha intimato quello che sembra essere il “capo” della baby gang, composta da ragazzi tutti di origine straniera. E prima di ottenere risposta, dapprima ha colpito alla schiena con il coltellino il 15enne trevigliese, poi gli ha tagliato le gomme della bicicletta. L’amico di Cassano, per tutta risposta ha spintonato a terra l’aggressore. A quel punto sono intervenuti a dare man forte due dei tre complici (uno è rimasto in disparte limitandosi a sghignazzare). Il ragazzo armato di coltellino da terra lo ha quindi colpito a una caviglia. Poi, una volta rialzatosi, lo ha spinto contro un muro e gli ha tirato una testata al volto.

La scena è stata vista da due donne che, poco distanti, hanno immediatamente allertato il “112”. La baby gang, nel timore che arrivassero le forze dell’ordine, ha quindi desistito dal portare a termine la rapina e si è dileguata. Sul posto è infatti giunta poco dopo una Volante del Commissariato di Polizia e un’ambulanza. I due 15enni hanno raccontato agli agenti ciò che era avvenuto e fornito una descrizione degli aggressori. I poliziotti si sono quindi messi a perlustrare la zona e, poco dopo, mentre i sanitari prestavano le prime cure ai ragazzi, sono tornati con a bordo tre dei membri della baby gang, subito riconosciuti dalle vittime.

Questi ultimi sono stati accompagnati al pronto soccorso cittadino dove sono stati medicati e dimessi nelle prime ore della mattinata. Gli aggressori, invece, sono stati condotti al comando di piazza del Popolo, dove sono stati denunciati per tentata rapina e lesioni, per poi essere affidati alle famiglie. Dei tre, tutti residenti in città, solo quello armato di coltellino ha precedenti specifici ed è un volto noto sin dai tempi delle scuole medie.
“Spero che ci sia più sensibilizzazione su queste situazioni – ha commentato il padre del 15enne trevigliese – non è possibile che dei ragazzini vengano aggrediti in pieno centro da una banda, conosciuta da tutti, che da tempo compie questo genere di atti”.