Oseghale prossimo segretario del Pd. Per acclamazione.
Il 35enne nigeriano, detenuto nel carcere di Forlì per aver violentato, ucciso e fatto a pezzi il cadavere di sua figlia, nemmeno 19enne, ha detto di aver subito violenze dagli scafisti nel suo viaggio dalla Libia all’Italia. “Lui ha subito violenze? – risponde sdegnata la mamma di Pamela – E le ha rifatte tutte su mia figlia. Contrariamente a quello che dice, non è affatto pentito, ciò che ha fatto a Pamela lo ha già fatto in Nigeria. Da mamma leggere queste parole fa salire la rabbia. Se davvero non è stato lui, perché non fa i nomi dei reali responsabili? Perché è certo che in casa (nell’appartamento in via Spalato, a Macerata, ndr) quel giorno ci fossero altri. Se è pentito, faccia i nomi di chi era con lui. Ha detto di non conoscere gli effetti della droga che Pamela si era somministrata e che l’aveva fatta sentire male. Ma come? Gliel’ha venduta lui, con i suoi connazionali. Lo sa benissimo”.
“Non solo – conclude – ha detto che si sta avvicinando alla fede. Non sarà perché partecipò, tra l’altro poco prima dell’omicidio, alla festa dell’immigrato e la Chiesa gli pagò tre mesi di affitto? Oseghale ha rifiutato i lavori per spacciare, per delinquere”.