Probabile lo scontro etnico sia: o tra cinesi e africani, tra i quali alcuni con cittadinanza italiana, oppure tra cinesi e italiani con un paio di ‘infiltrati’. Prato è una delle città dove l’invasore sta per diventare maggioranza.
Stando alla ricostruzione della polizia, è difficile non pensare a uno scontro anche “etnico” perché un gruppo, si spiega, è composto esclusivamente dai figli di genitori cinesi, mentre l’altro è più composito (italiani, albanesi e marocchini). Sembrerebbe dunque che l’aggressione del 21 febbraio ai giardini di via Colombo sia stata una spedizione punitiva dei ragazzi cinesi che il giorno prima erano stati picchiati in via Boito dal gruppo italo-albanese-marocchino.
Denunciati a Prato 24 ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, per rissa e lesioni gravi dopo indagini condotte da polizia e carabinieri, coordinate dalla procura dei minori, dopo che lo scorso 21 febbraio ai giardini di via Colombo si scontrarono.
Furono violenze fra due fazioni, una di cinesi, l’altra di italiani, nonché di origini albanesi e marocchine.
Avrebbero dato luogo a due risse, entrambe sorte da futili motivi secondo le prime ricostruzioni, ma la seconda fu attuata con efferata violenza e terminò con diversi feriti. Uno di loro, anche lui tra i denunciati, fu ricoverato in codice rosso e operato alla testa per una frattura cranica, probabilmente venne colpito con martello.
Squadra Mobile e carabinieri di Prato hanno svolto 24 perquisizioni personali, domiciliari ed informatiche ad altrettanti minori indagati, anche a carico del ferito più grave, il pratese colpito alla testa con un corpo contundente che potrebbe essere un martello. Anche lui è indagato come un partecipante alla rissa ed ha subito, oltre alla frattura cranica, altre lesioni gravi.
Domenica 21 febbraio ci fu la rissa più grave che ebbe contrapposti due gruppi di ragazzini i quali si affrontarono a botte e colpendosi con oggetti contundenti di vario tipo. Sul posto, chiamati dalle tante telefonate di testimoni esterrefatti per tale violenze, intervennero i carabinieri e diverse ambulanze del 118. Tra le richieste anche quelle di un 14enne, un 16enne e un ragazzo di 19 anni. Tutti avevano problemi agli occhi a causa di uno spray urticante utilizzato nel corso della rissa. I testimoni avevano parlato di almeno 15 giovani coinvolti nei disordini, iniziati al campetto da basket e poi proseguiti anche fuori dai giardini, ma il fronteggiamento potrebbe aver coinvolto anche altri dato che gli indagati sono saliti a 24.
I ricongiungimenti familiari sono un crimine contro il nostro futuro. Importiamo individui che ci odiano e odieranno sempre di più il nostro stile di vita. Perché la realtà non sarà mai all’altezza delle loro speranze. Stiamo importando una classe di sottoproletari per arricchire i soliti noti e creare un bacino elettorale al Pd.
Il piano della sinistra è criminale. Ma dal punto di vista del Pd ha un senso. Quello che non ha senso è che ad applicarlo sia la Meloni, eletta per fare l’opposto.
Bene lo scontro tra il monoetico gruppo cinese, per il quale parteggio, e quello ‘misto’, non credo ci siano veramente italiani di razza, ma solo di carta, tuttavia, anche se ci fosse qualche riserva di italiani veri, problemi loro se hanno trovato un gruppo che li ha legnati. Si scegliessero meglio le amicizie.
Prato è ormai un protettorato di proprietà della Repubblica Popolare Cinese.
lo estenderei al resto della Toscana,magari saprebbero come distruggere la religione dell’accoglionesimo ad oltranza.