Ecco lo stupratore straniero della 16enne a Latina – FOTO

Vox
Condividi!

Complimenti a BigTech che vieta applicazioni di patrioti ma diffonde quelle che ‘recensiscono’ i luoghi dove trovare la droga e farsi rapinare e stuprare. E complimenti anche ai due geni. Complimenti, soprattutto, ai ministri degli Interni che si sono succeduti in questi anni, tranne uno.

VERIFICA LA NOTIZIA

SU QUESTA NOTIZIA:

Latina, caccia all’immigrato che ha stuprato 16enne. Nascono ronde polari: «Va preso»

Vox

Non è necessario trovarlo in buona salute.

Da due giorni gli investigatori delle forze dell’ordine danno la caccia a un romeno di trent’anni, sospettato di essere l’uomo che la notte tra mercoledì e giovedì ha picchiato una coppia di adolescenti prima di sequestrare la ragazza, trovata l’altra mattina in stato confusionale nelle campagne intorno Latina Scalo. Sin da subito il cerchio dei sospettati si è stretto attorno al nome di Dragos Daniel Marcu, nel nostro paese senza fissa dimora, un volto noto alle forze dell’ordine per piccoli reati, ma soprattutto per la dipendenza dalle droghe pesanti. I detective della Polizia hanno passato al setaccio il quartiere della stazione ferroviaria per due giorni, ma ormai le ricerche si sono estese anche oltre i confini comunali, con particolare attenzione ai terminal che lo straniero ha sempre frequentato, contesti nei quali potrebbe facilmente confondersi tra senzatetto e tossicodipednenti.

Mentre entravano nel vivo le ricerche del principale indiziato, gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito l’accaduto ascoltando le due vittime di 16 e 17 anni, entrambi residenti a Latina Scalo. Una brutta storia che i detective della Questura stanno trattando con la necessaria attenzione, anche e soprattutto per chiarire una serie di aspetti poco chiari. Stando a una prima ricostruzione effettuata sulla base dei racconti della coppia, che si spostava a bordo di una microcar, i due adolescenti si sarebbero avventurati per curiosità nell’area dell’Intermodale di via delle Industrie, l’ex zuccherificio mai entrato in funzione, a parte la parentesi in cui gli uffici sono stati impiegati come sede dell’agenzia delle dogane. Sostengono di aver scoperto quel posto attraverso un’applicazione per smartphone che censisce i luoghi abbandonati utili per appartarsi.