Mille bimbe stuprate dai migranti: “Ero la loro carne, mi pisciavano addosso”

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La piccola vittima è stata martirizzata da un gruppo di pakistani a Telford e costretta a subire degradanti atti sessuali. E’ solo un caso del dilagante fenomeno degli stupri etnici in Inghilterra:

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È stata venduta come oggetto sessuale a un gruppo di uomini. L’adolescente è stata costretta a fare sesso in un cimitero, violentata su un materasso sporco e maltrattata quando ha cercato di ribellarsi.

“Mi trattavano come un pezzo di carne, mi pisciavano addosso mentre mi stupravano”, ha testimoniato in tribunale la vittima.

Uno dei cinque musulmani, che sono stati tutti processati, urlava contro la vittima. L’abuso è avvenuto a Telford e è continuato per diversi anni. La giovane vittima è ora adulta.

A trascinarla nel baratro Tanveer Ahmed in un momento in cui era fragile. Ahmed l’ha costretta ad avere rapporti sessuali con altri uomini. E siccome non voleva, la vittima è stata violentata e violentata.

Ahmed non è stato processato insieme agli altri cinque imputati che sono stati deportati in Pakistan per altri “reati non correlati”.

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I nomi degli altri cinque imputati: Ali Sultan, Amjad Hussain, Shafiq Younas, Nazam Akhtar e Mohammad Rizwan.

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Ne torniamo a parlare perché proprio in queste settimane la commissione sulla polizia ha denunciato che la piaga degli stupri etnici è più attiva che mai. E ha accusato la polizia di non indagare abbastanza.
Una mamma ha raccontato che anche suo figlio piccolo, maschio, è stato abusato a Telford da queste gang e sostiene che gli abusi in città sono ancora in corso nonostante lo scandalo, le indagini e le condanne.
La città dello Shropshire – 170.000 abitanti – è al centro di un’indagine a seguito delle affermazioni che fino a 1.000 bambine bianche sono state vittime di abusi sessuali da parte di gang islamiche negli anni ’80. Ma il fenomeno è andato avanti.

Le denunce di abusi siano state gestite in modo improprio dalle autorità e che tre omicidi e due morti potrebbero essere collegati allo scandalo. Coprono tutto per il ‘razzismo’.

La madre ha detto alla BBC che gli abusi “stanno andando avanti”.

Parlando in modo anonimo, ha detto del suo bambino: ‘Gli davano dei soldi, si approfittavano di lui, lo facevano ubriacare, gli davano droghe – solo approfittando davvero di lui.

‘E lo stavano usando per il sesso. Non c’è modo che qualcuno possa dire che non sta accadendo oggi, perché so che sta accadendo. Mio figlio lo sta attraversando e ci sono altre persone che conosco che lo stanno ancora attraversando.”

Il Sunday Mirror ha riferito che gruppi di “uomini principalmente asiatici (pakistani in neolingua britannica)” avevano preso di mira le ragazzine bianche a Telford.

Si dice che ragazzine di 11 anni siano state attirate lontano dalle loro famiglie, poi drogate, picchiate e violentate.

Una ragazzina di 16 anni, Lucy Lowe, è stata uccisa nel 2000 insieme a sua madre e sua sorella dopo che un uomo – pakistano – di 26 anni, che l’aveva messa incinta a 14 anni, aveva dato fuoco alla loro casa.

È stato incarcerato per omicidio ma non per crimini sessuali.

Anche Rebecca Watson, 13 anni, morta in un incidente stradale nel 2002, ha subito abusi, secondo un membro della famiglia.

E la sua amica Vicky Round è morta dopo una gang l’aveva droga per poi violentarla quando aveva 12 anni.

Un’indagine della polizia nel 2010 ha identificato più di 100 potenziali vittime, la maggior parte delle quali giovani ragazzine bianche, che avrebbero subito abusi tra il 2007 e il 2009.

Le autorità locali sono a conoscenza degli abusi almeno dagli anni ’90, ma la polizia ha impiegato un decennio prima di lanciare un’indagine. Le autorità consideravano i bambini vittime di abusi e tratta come “prostitute”, non vittime, e che le autorità non volevano indagare per paura del “razzismo”.

Sono migliaia le vittime degli stupri etnici in Inghilterra. Un fenomeno che si sta affacciando anche in Italia con il radicamento dell’immigrazione islamica.

E’ un fenomeno che si nutre di due mali che spesso si influenzano tra loro: la degradazione familiare e l’aumento della presenza degli immigrati.