“Non ho un pensiero prefissato, come tendenza penso a soluzioni che abbiano una proiezione non dico strutturale, ma di gestione ordinata. Ma anche soluzioni che di fatto spostino di fatto altrove il problema. Ho grande riguardo per il ruolo che sta esercitando, ed ha sempre esercitato, Lampedusa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, incontrando il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino.
“Noi dobbiamo lavorare affinché Lampedusa diventi ingranaggio di meccanismo di sistema più ampio che funziona. E nello stesso tempo – ha aggiunto il capo del Viminale – aiutare la gente che è all’addiaccio o in mezzo ai liquami”. Al riguardo il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha rilevato che ci sono “dei problemi per fare la buca di 4 metri per allargare la stazione di sollevamento dell’hotspot perché ci sono i vincoli. Sono mesi che lottiamo con vincoli ambientali e naturalistici. Visto che c’è lo stato d’emergenza immigranti proviamo ad andare in deroga e a fare le cose che sono fondamentali”.
“Dobbiamo cercare di fare un piano complessivo affinché sia il più veloce possibile il trasferimento da Lampedusa” – ha aggiunto, in merito agli sbarchi di migranti e all’hotspot di contrada Imbriacola sistematicamente sovraffollato, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – .”Io li farei proprio bypassare da Lampedusa” – ha rilanciato Mannino dinanzi al capo del Viminale – .
“Dobbiamo lavorare perché Lampedusa diventi meccanismo di un sistema più ampio, sollevando l’isola da fasi come questa – ha ribattuto il ministro Piantedosi – . Ma nello stesso tempo evitare tutto quello che non è accettabile per i migranti”
“Le prometto che a cominciare da dopodomani, da quando ci vedremo a Roma, cercheremo già di avere profili di risposte” – ha garantito Piantedosi accomiatandosi da Lampedusa e dal sindaco Filippo Mannino – . Il capo del Viminale rivolgendosi al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che era seduta nelle prime file della sede dell’area marina protetta ha detto: “Gli dobbiamo dare una mano. Dobbiamo trovare un modo, straordinario ovviamente, di dargli una mano. Gli chiediamo di esercitare il ruolo dell’accoglienza, saranno mille in più, mille in meno visto che è la prima porta di ingresso d’Italia e d’Europa, dobbiamo dargli – ha concluso Piantedosi – una mano”.
Pagliacci. Questi hanno zero intenzioni di fermare l’invasione. Vogliono gestirla diffondendo gli invasori in tutta Italia il più velocemente possibile. Meloni ha preso i voti sul blocco navale, ladra di democrazia.
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