“Donne italiane come marocchine, non vogliono lavorare”. Frase choc del ministro belga

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Il Belgio è uno Stato posticcio, non esiste. Ed è il centro della pedofilia euroatlantica.

E’ tipico degli antirazzisti accomunare afroislamici con popolazioni europee per evitare l’accusa di ‘razzismo’.

Italiane non lavorano perché lo fa l’uomo. E per loro è scontato che debba essere così, visto che appartengono a una bolla culturale che impedisce loro di pensarla diversamente. Con poche frasi pronunciate durante un’intervista televisiva all’emittente belga LN24, dal ministro belga del Lavoro, Bernard Clerfayt, secondo cui marocchine o italiane cambia poco.

Dice Clerfayt che se nella capitale Bruxelles il tasso di occupazione femminile è troppo basso è colpa del fatto “molte donne si trovano ancora in un modello famigliare mediterraneo, nel quale l’uomo lavora e la donna resta a casa”.

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Il ministro, e qui dimostra la sua totale ignoranza, non fa alcuna distinzione tra Paesi diversi per lingua, cultura e religione – indifferente che si tratti di Italia, Spagna, Tunisia, Marocco, tanto è lo stesso.

Clerfayt milita nel Fronte democratico francofono (partito di ispirazione liberale) ed è dal 2001 il sindaco di Schaerbeek, un comune di Bruxelles ad altissima concentrazione di migranti, soprattutto turchi e marocchini.

Un deficiente, nel senso che non comprende. Ma andiamo oltre: è il modello culturale ‘nordico’ che sta deprimendo la natalità in Italia. Perché non è adatto a noi. Le donne dovrebbero lavorare non perché costrette, ma perché lo vogliono. La società moderna, iperliberista, di derivazione anglosassone, invece lo impone.

Quando noi avevamo le terme ed erigevamo anfiteatri, in Belgio erigevano palizzate. Non solo la civiltà europea è superiore alle altre, ma è nata qui. Senza l’Italia non esisterebbe. Le popolazioni autoctone che abitano il Belgio sono barbari civilizzati. Da noi.




6 pensieri su ““Donne italiane come marocchine, non vogliono lavorare”. Frase choc del ministro belga”

  1. Ve l’ho detto, il mondo considera l’Italia parte dell’Africa. Quando pensano all’italiano medio pensano al baffo nero mandolino di villaggiana memoria.

    1. Sarà che vengo dal Nord, ma quando andai in vacanza con le scuole in nord Europa a metà anni 90, posso dire con ragionevole certezza che non c’era questo stereotipo, almeno per quanto riguardò me e i miei compagni di allora.

      Riguardo all’articolo, lavorano talmente poche donne, che la nostra natalità è depressa Anche per quello, oltre che per fattori culturali che si sono imposti, anche negli uomini, ma in modo più significativo sulle donne, che ormai raramente hanno figli prima dei 30 anni, e, quando accade, sovente è con qualche buzzurro che lasciano e finiscono per avere figli di due o tre padri diversi. Tutto questo non è sano. Nessunissima colpevolizzazione dei bambini, ma le donne dovrebbero capire che, culturalmente, anche se la legge non lo vieta, non è opportuno figliare con tanti uomini diversi.

      1. Io ho la pelle chiara e gli occhi grigi e in UK gente da tutta Europa di solito mi scambiava per uno dell’Est Europa. Leggendo commenti vari in giro per siti la percezione degli anglo e dei Paesi nordici è che gli italiani (e spagnoli e greci) non sono bianchi. Ci assimilano al massimo ai nordafricani come colore della pelle e come cultura.

  2. Quando i primi iskander colpiranno il belgio preparero’delle reti x raccogliere i cioccolatini che voleranno ovunque!😉😁😁
    L’europa cessera’ di esistere, sara’ Russia e finalmente potremo tornare indietro di 40-50 anni x restarci!😁😁😁
    Ho imparato ad apprezzare la loro architettura, le opere ingegneristiche, la loro cultura.
    Con loro mi riconosco, la merda qui intorno va lavata via.

    1. Tornare indietro…ma magari!!!
      Anche come design di automobili…mio padroni insiste a decantarmi la bellezza del design delle sito coreane,ma a me fa cag***
      Qualità ottima,ma prive di anima ed originalità.
      Nei centri storici delle nostre belle città sono un pugno in un occhio.🤢🤢

      1. Non fabbrica automobili piu’ nessuna casa, sono cose aliene e disrurbanti a vedersi…hanno tenuto nomi e sigle ma sono qualcos’altro, le trovo tutte orrende epoure la gente le compra e se ne vanta…

I commenti sono chiusi.