L’ennesima, enorme, ondata di sbarchi ha messo in ginocchio l’hotspot di Lampedusa ma i clandestini si lamentano delle condizioni che trovano all’arrivo.
“Chi deve pulire i bagni?”.
Lo tsunami di sbarchi che ha colpito l’isola di Lampedusa nel weekend di Pasqua ha messo in ginocchio, per l’ennesima volta, l’hotspot di Lampedusa, dove si sono sfiorate le 2mila presenze contemporanee. Numeri enormi, se si considera che la struttura di prima accoglienza ha una capacità massima di 350 clienti.
E gli immigrati si lamentano condividendo sui social le immagini dei disagi all’interno dell’hotpsot.
“Chi si deve occupare dei bagni nei campi in Italia? Italiani o migranti? La salute prima di tutto!”. Oltre alle foto dei servizi, che loro non possono pulire, sono state inviate anche altre immagini che riprendono un ambiente con diverse brande per il riposo e gli spazi esterni della struttura.
Intanto, i clandestini sono responsabili di danni strutturali importanti, visto che sradicano le prese della corrente elettrica, ma anche i condizionatori e creano degli allacci, naturalmente abusivi, per mettere sotto carica i telefoni cellulari.