Al di là della idiozia economia e finanziaria, è comunque sconvolgente che un governo eletto da chi vuole zero immigrazione preveda, di fatto, di portare avanti un piano di sostituzione etnica che vedrà gli italiani minoranza a casa propria.
E’ il solito DEF fotocopia che negli ultimi anni viene scritto a Bruxelles per conto dell’Italia. Secondo questi ignoranti aumentare la popolazione diminuisce il debito. La Nigeria, secondo loro, sarebbe un paese prospero mentre la Svizzera no.
E’ chiaro che se oggi proietto il futuro con 100 milioni di abitanti invece che 60, contabilmente il rapporto del debito scende: ma solo perché non aggiungo le spese che genera la presenza della popolazione in eccesso.
Gustavo Piga, professore di economia politica all’Università Tor Vergata di Roma: “Non è il #Def del governo Meloni ma di un governo tecnico che risiede a Bruxelles: è il Def del governo del Fiscal compact” pic.twitter.com/20XWsoCrWX
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 13, 2023
Def steso dal ministero dell’Economia, Giorgietti, è di una stupidità economica unica. E’ un’oscenità. Sembra scritto da Kyenge e Boldrini dopo una sbornia in un centro di accoglienza.
Il Documento di economia e finanza basa le proprie stime su tre assunti demografici deliranti, il principale dei quali è rappresentato da «un flusso netto di immigrati di circa 190mila unità medie annue, con un profilo crescente fino al 2040 e decrescente successivamente».
In un Paese normale, un ministro – ma più in generale un governo – che prevede l’ingresso di 4 milioni di immigrati, verrebbe messo agli arresti: questo è, nero su bianco, un piano di sostituzione etnica.
Inutile chiudere i porti – che tra l’altro rimangono aperti – se poi li fai entrare in aereo.
Ma come se non bastasse, è la tesi economica che sottende questa invasione che è stupida e priva di valore economico.
Esaminando le tendenze del rapporto debito/Pil il testo evidenzia che «a parità di saldo primario strutturale del 2022 e dato il livello iniziale di partenza (131,2%), un aumento del flusso netto migratorio del 33% a partire dal 2019 permetterebbe di diminuire sensibilmente il rapporto» rispetto allo scenario base «con una riduzione media di circa 18,5 punti di Pil nel periodo 2023-2070».
Le ipotesi macroeconomiche di fondo sono note e stupide: aumentando la popolazione aumenti il Pil, anche per la sola presenza fisica, è matematica. Il problema è che l’aumento del Pil non ha alcun significato positivo: conta il Pil pro-capite, e quello, con ‘loro’ tra noi, scende. Come le risorse disponibili a testa.
Ora, noi sappiamo che questa è fuffa di un ministro che deve fingere che il rapporto debito/pil scenda e che si tratta quindi di un artifizio contabile, ma culturalmente è un’idiozia che non vogliamo nemmeno vedere.
Noi vogliamo un governo che preveda immigrazione zero per gli anni a venire. Vogliamo l’abrogazione dei ricongiungimenti familiari. Vogliamo flussi zero in ingresso: lo vuole la maggioranza degli italiani.
Se non ci mettiamo in testa che gli sbarchi sono solo un aspetto di un problema più grande, non lo risolveremo mai. Già oggi abbiamo 5 milioni e oltre di immigrati, cono poco più di 2 milioni che lavorano. Dobbiamo pensare a mandarli via, non a prenderne degli altri.
Il problema è ancora diverso: è abitudine dei governi di sx e dx che quando il pelo aumenta di un centimetro, loro lo tagliano di un centimetro e mezzo. Quindi non c’è verso di andare mai nemmeno a pari nel bilancio di un anno, figuriamoci sul lungo periodo.