E’ una resa. Lo Stato italiano riconosce di avere perso il controllo di un’intera zona di Torino.
Le parole sono pesanti: «Siamo di fronte a una zona ormai da ritenersi extraterritoriale, dove le forze dell’ordine non hanno più rispetto e autorità di controllo, se non in forze numerose e con pochi benefici futuri».
Lo scrive nero su bianco Luca Pantanella, segretario provinciale del sindacao Fsp della polizia, che si riferisce alla zona di corso Giulio Cesare, e delle vie Palermo, Malone e Sesia: la zona di Barriera di Milano tante volte finita al centro delle cronache per episodi criminali. Ormai divenuta una piccola Gaza in mano agli spacciatori afroislamici.
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Stavolta è successo che due poliziotti sono intervenuti su segnalazione di un cittadino che ha riconosciuto l’autore di un danneggiamento, e hanno proceduto a controllare un immigrato. Non l’avessero mai fatto. Sono stati circondati e picchiati da una trentina di spacciatori africani:
Li ha salvati dal pestaggio l’arrivo in forze dei colleghi delle volanti chiamati in aiuto degli agenti che stavano avendo la peggio.
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Non è la prima volta, si tratta dell’ennesimo caso in cui delinquenti e spacciatori spadroneggiano al punto da avere la meglio sulle forze dell’ordine, se queste si presentano in numeri risicati. «La polizia c’è – scrive Pantanella – ma è orfana di leggi che la rendono debole ed esposta rispetto a una criminalità diffusa, protetta da leggi che puniscono chi ha qualcosa da perdere più che i delinquenti di professione».
Non servono leggi: servono rastrellamenti e rimpatri di massa. Serve l’esercito. Quello vero, non i crocerossini della Guardia costiera.
Solo una monarchia massonica mafiosa permette l’entrata illegale di clandestini e per giunta senza controllo su fedina penale.
Addirittura permette ad immigrati clandestini che gia si sono macchiati di atti criminali di risiedere nel nostro paese.
TUTTO QUESTO E’ ALLUCINANTE!
Ma come si fa a pagare le tasse in un paese simile??