Se dessimo ad ogni giovane sposa italiana la stessa cifra che diamo ogni mese ad ogni fottuto clandestino alla nascita del primo figlio e fino alla maggiore età, avremmo se non risolto almeno tamponato il problema. Invece i bastardi che non governano l’Italia preferiscono scialacquare le nostre risorse per mantenere gli invasori. Merde.
Mai tante culle vuote.
Nel 2022 la natalità nel nostro Paese ha raggiunto il suo minimo storico.
E per la prima volta dall’unità di Italia le nascite sono state al di sotto della soglia di 400mila, fermandosi a 393mila. Mentre la mortalità ha continuato a mantenersi elevata: i decessi sono stati 713mila, 320mila più delle nascite. Con il risultato che ogni 1000 abitanti si sono registrati 7 neonati e 12 morti.
Ovviamente, questa è l’onda lunga di questo:
Avendo ucciso cinque milioni di italiani prima che nascessero, oggi abbiamo dieci milioni di italiani in meno: loro e i loro figli.
Vuoto che come era progettato vogliono riempire con l’immigrazione. Nonostante, sia chiaro: non ci sia bisogno. Perché se non ci fosse la follia dell’immigrazione, la denatalità non sarebbe un problema, non lo è mai stato. L’Italia è sovrappopolata. Siamo all’alba di una rivoluzione tecnologica che vedrà la metà dei lavori sostituiti da robot e AI. E gli anziani di oggi non sono quelli del secolo scorso.
A segnalare il nuovo record negativo delle nascite è l’ultimo report dell’Istat sugli indicatori demografici, che fotografa un Paese in cui la popolazione residente continua a diminuire, per effetto di un eccesso di morti sulle nascite, e a invecchiare.
E in cui i movimenti migratori interni e per l’estero sono tornati ai livelli pre-pandemia, con più 55mila persone che hanno lasciato il Mezzogiorno per trasferirsi soprattutto nelle regioni del Nord.
Insomma, i giovani emigrano dal sud, ma ci vogliono dire che:
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