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Ave Maria vietata a scuola per non turbare ‘loro’: maestra sospesa
“L’azione della maestra è stata inadeguata, la scuola è laica non deve portare gli alunni a professare nessuna religione, quella cattolica, ebraica, musulmana o quale che sia: c’è il rispetto della laicità della scuola e la recita delle preghiere è un’azione non opportuna” ha detto all’Adnkronos Cristina Costarelli presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio. “Detto questo qualche perplessità sorge sul provvedimento preso”. “L’atto andava contestato, ma trovo eccessiva la sanzione messa in atto – ha aggiunto Costarelli – a mio parere avrebbe dovuto essere più leggera. L’azione non giustifica un provvedimento così importante, non c’è proporzionalità”.
Questi equiparano la nostra identità, che è cristiana anche oltre il Cristianesimo come religione, alla religione degli invasori islamici. La scuola va denazificata.
Se avesse fatto recitare il Corano le avrebbero dato una promozione.
“Considero assurda ed aberrante la decisione, assunta dal dirigente e dall’Ufficio scolastico Regionale, di infliggere una punizione ad una maestra per il sol fatto di aver recitato una preghiera in classe con i propri alunni”. Francesco Mura, deputato FdI, annuncia un’interrogazione urgente al ministro Valditara per fare luce sul caso della maestra sospesa in Sardegna.
“Quale devastante messaggio, quale imperdonabile disvalore, o peggio, quale insanabile trauma può subire un bambino dal recitare una preghiera, quale che sia la religione di riferimento? – si chiede il deputato Mura – Il messaggio, che vien fuori da tale insensata azione di censura, oltre che essere profondamente sbagliato nei presupposti, è molto pericoloso per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Se il timore è infatti quello che la parola di Dio possa condizionare negativamente la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini, ciò potrebbe valere anche per lo studio del pensiero di personaggi come Gramsci o D’Annunzio o di chiunque altro abbia contribuito alla crescita intellettuale della civiltà occidentale e quindi della nostra Nazione”. Il parlamentare barbaricino di Fratelli d’Italia chiede un intervento urgente del ministro dell’Istruzione con l’invio di ispettori nell’Isola. “L’Italia è un Paese laico la cui storia democratica non può prescindere dalle sue radici cattoliche – conclude Mura -. Intendo perciò interessare il Ministro Giuseppe Valditara, affinché ponga ordine e faccia chiarezza su tale incresciosa vicenda, con l’invio degli ispettori ministeriali presso la scuola di San Vero Milis e presso gli Uffici scolastici Regionali affinché siano valutate le reali responsabilità ed assunti i provvedimenti più corretti”.
Siete al governo, fare e non parlare. Denazificare.
Sto schifo certifica che anche i sardi hanno perso le palle.
la religione deve stare fuori dai luoghi pubblici.
se uno vuole parlare con i suoi amici immaginari può benissimo farlo a casa sua
E allora che valga in primis x i mussulmani, se avesse recitato un verso del cor ano o una delle loro lagne la premiavano.La cosiddetta”laicita’” vale solo x il cristianesimo.
“Amici immaginari”?E chi puo’ dirlo?Forse si, forse no.
Dai luoghi pubblici dovrebbe star fuori la gente di merda.
Cmq meglio il dio immaginario che gli unicorni colorati infilati nei vostri deretani.
Se fossimo negli anni 80 sarei d’accordo. Ma siccome è il 2023 ci deve essere la croce ovunque.
C’era del sacro negli anni 80…soprattutto nel sound.