Non si ferma l’ondata di sbarchi a Lampedusa. Ieri sbarcati 352 clandestini a bordo di 8 barchini.

Tutti i gruppi hanno dichiarato ai militari della Guardia costiera di essere partiti da Sfax in Tunisia pagando da 2.500 a 3 mila dinari tunisini, circa mille euro. La maggior parte dei nuovi arrivati è risultata essere originaria di Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Tunisia.

Intanto sono tornate a salire le presenze nell’hotspot che la Prefettura di Agrigento nei giorni scorsi, dopo che si era toccato il tetto di 2.500 ospiti, aveva cercato, con numerosi trasferimenti, di svuotare nel resto d’Italia.

All’alba di ieri c’erano 421 scrocconi. Al momento ce ne sono invece 704 a fronte dei poco meno di 400 posti disponibili.

Meloni lo svuota e i suoi colleghi trafficanti lo riempiono: lavorano in sinergia.

La Prefettura sta ancora una volta organizzando e predisponendo i trasferimenti con i famigerati ponti aerei.

Gli sbarchi sono proseguiti anche nel pomeriggio. Sedici tunisini sono stati rintracciati lungo le vie di Lampedusa dopo che due di loro, loro connazionali, si sono presentati all’hotspot di contrada Imbriacola sostenendo di essere appena sbarcati.

Il gruppo ha spiegato di avere utilizzato un barchino di vetroresina di 6 metri che hanno comprato al costo di 5 mila dinari e salpato da Monastir. Ai carabinieri, che li hanno bloccati, hanno detto di aver utilizzato per la traversata applicazioni smartphone e una bussola, nonché 10 taniche di carburante da 20 litri ciascuna.

L’imbarcazione utilizzata, nonostante le ricerche fatte su tutta la costa, non è stata ancora trovata.

Attorno alle 17 ci sono stati altri 4 sbarchi, con un totale di 163 clandestini
Anche questi 4 gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove le presenze sono salite a 881, a fronte di poco meno di 400 posti disponibili.