Sbarchi? No. Omicidi e stupri? No. Il sedicente ‘razzismo’ negli stadi? Questa è la vera emergenza per sor Piantedosi. Quando il padrone chiama, il servo sciocco esegue.
E’ bastato un tweet dell’eletto per ottenere una riunione al Viminale. Mentre i cittadini perseguitati dai criminali importati dal governo ogni giorno vengono umiliati da un ministro di un governo sempre più delirante.
Più impianti di videosorveglianza negli stadi ed il rafforzamento del codice etico nel mondo del calcio per contrastare il razzismo e l’antisemitismo durante gli incontri di calcio.
È quanto deciso nel corso di una riunione al Viminale, presieduta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, nonchè da rappresentanti della Comunità ebraica allo scopo di condividere l’elaborazione di “ogni utile iniziativa per fornire risposte ancor più tempestive ed efficaci agli atti di antisemitismo e razzismo durante gli incontri di calcio”.
Piantedosi ha trovato il tempo di occuparsi del ‘problema’ dei buu negli stadi: più sorveglianza e indice delle parole proibite. Sollecitato da qualcuno più uguale degli altri.
Non esiste una soluzione politica.