Prato non è più una città italiana

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Pensare che per invertire o almeno congelare i dati attuali basterebbe abrogare i ricongiungimenti familiari e azzerare l’immigrazione cosiddetta regolare. Ma i finti patrioti, che hanno rubato i voti promettendo di fermare l’invasione, non lo fanno.

Un poderoso dossier di 500 pagine sui migranti residenti in Toscana è stato presentato ieri in Lazzerini. Un volume realizzato dal Centro Studi Idos, ricco di numeri ma aggiornati al 2021 e solo in pochi casi declinati a livello provinciale. I residenti di origine straniera nella nostra regione sono 424.215, l’11,5% della popolazione, un’incidenza ampiamente superiore alla media italiana (8%), e di questi oltre il 19% è costituito da minori. Le mprese condotte da stranieri sono quasi 60mila, soprattutto nei settori delle costruzioni, del commercio e del manifatturiero. Nel 2021 i lavoratori stranieri in Toscana costituivano l’11,9% degli occupati, oltre la media italiana (10%). Dati significativi, ma non quanto quelli elaborati dall’ufficio statistica del Comune e pubblicati da La Nazione lunedì scorso. Perché Prato è la città italiana con la più alta incidenza di stranieri tra gli iscritti all’anagrafe, perché nella nostra provincia si può ipotizzare vivano circa 25mila immigrati irregolari, secondo l’ultima stima del procuratore Nicolosi. Le cifre del Comune sono aggiornate al 1° gennaio di quest’anno e vale la pena ribadirle: gli stranieri residenti in città sono 46.901, pari al 24% della popolazione, una quota che è quasi il triplo della media italiana. I cinesi residenti sono 29.882, pari al 63,6% degli stranieri, e nel 2022 sono aumentati di 2mila persone: dopo la pandemia sono riprese e continuano a crescere le immigrazioni dall’estero (da 869 a 1.247, superiori anche al 2019 in cui erano state 1.027), mentre è in diminuzione anche fra gli orientali il tasso di natalità.

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Invece di riportare a casa gli italiani residenti in Sudamerica, importiamo afroislamici e cinesi. Lo Stato italiano è uno Stato che odia il popolo.

Le regioni del centro nord diventeranno straniere nel giro di una generazione se non fermiamo l’immigrazione regolare.




3 pensieri su “Prato non è più una città italiana”

  1. I barconi che ci portano gli immigrati vanno bombardati. È l’unico modo per fermarli. Vedi che uno, due, tre… al quarto la smettono di arrivare per paura di fare la fine dei loro simili bombardati
    Per gli altri, si entra in Italia solo con visto turistico, alla scadenza di questo te ne vai. Se cerchi di rimanere te ne vai e non ci torni più in Italia. Visti lavorativi vanno bloccati visto l’esagerato numero di immigrati che ci sono in Italia. Addirittura nascono negri con la cittadinanza italiana, io di questo non me ne capacito proprio

    Dobbiamo dare la libertà alle forze dell’ordine di sparare ad altezza d’uomo ai delinquenti (soprattutto stranieri)

I commenti sono chiusi.