Piacenza, Pd salva lo stupratore africano: polemica in città

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A seguito della nota della Procura della Repubblica, la quale informa che il Comune di Piacenza non si è costituito parte civile nel processo per violenza sessuale nei confronti di un cittadino guineano per i fatti accaduti il 21 agosto scorso in via Scalabrini:

STUPRO PIACENZA, PD AIUTA STUPRATORE: COMUNE NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE

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Il consigliere comunale Luca Zandonella (Lega) ha depositato una interrogazione: “Ho appreso con grosso sconcerto – spiega – che il Comune di Piacenza non si è costituito parte civile nel processo per il gravissimo fatto di cronaca nera dello scorso settembre, accaduto in pieno centro storico. Ricordo che il Sindaco, nelle ore successive, dichiarò: «Ne abbiamo parlato in giunta e convenuto che costituirsi parte civile è prima di tutto un atto morale, è giusto farlo nei confronti della vittima e della città: non vogliamo che passi il messaggio che Piacenza è questa». Parole che condividevo ma che, alla prova dei fatti, parrebbero non essere state rispettate”.

“Ho quindi chiesto tramite una interrogazione – continua il consigliere della Lega – le motivazioni per le quali il Comune non si sia costituito parte civile. Trovo molto grave che non si sia proceduto in tal senso, in primis per rispetto della vittima, e poi anche per l’enorme danno d’immagine arrecato alla città di Piacenza da parte del cittadino proveniente dalla Guinea, visto l’eco nazionale che la notizia ebbe”.




2 pensieri su “Piacenza, Pd salva lo stupratore africano: polemica in città”

  1. Pare che qualcuno abbia la faccia tosta di credere che il fatto accaduto sia meno grave in quanto non è stato un vero stupro, ma un tentato stupro. Come se il fatto che non ci sia riuscita, renda la bestia africana più buona…

  2. Finche non vi farete giustizia ricambiando con la stessa moneta su figlia di politico o magistrato buonista non ci sara tregua..andranno avanti

I commenti sono chiusi.