Immigrato irrompe in negozio e stupra titolare: disoccupato regolare con precedenti

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Si è fatto aprire dalla titolare chiedendo un favore e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, l’ha aggredita con calci e pugni, afferrata per il collo e stuprata

L’iniziale fare gentile con cui aveva chiesto una cortesia – andare in bagno e usare una presa per ricaricare il cellulare – sparisce non appena si accerta di essere l’unico cliente all’interno del centro massaggi. A quel punto si scaglia contro la titolare, una 46enne: l’aggredisce a calci e pugni, la violenta, la rinchiude in una stanza, le sottrae il cellulare e scappa. È il 20 febbraio scorso.

Poco prima della chiusura – sono le 18.30 – la donna, di origini cinesi, si rifugia terrorizzata in un negozio vicino. Parla poco l’italiano, ma prova comunque a spiegare i minuti di terrore che ha appena trascorso. A Cormano, Comune alle porte di Milano, scatta l’allarme. La 46enne viene trasportata al centro per il soccorso delle vittime di violenza sessuale della clinica Mangiagalli, dove il personale medico riscontra i segni della violenza e ricostruisce con la donna quanto avvenuto.

È lei a raccontare di quel ragazzo che si era presentato verso le 17 nel suo negozio e che lei aveva scambiato per un cliente. Di come avesse chiesto all’inizio di poter usare il bagno, e magari di poter anche ricaricare il suo cellulare. E di come, invece, i suoi modi sono cambiati non appena ha finito di perlustrare il locale e s’è reso conto di essere solo all’interno del centro massaggi. «Mi ha afferrata per il collo e ha iniziato a colpirmi con pugni al volto, nonostante io continuassi a pregarlo di non essere violento».

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Lei grida, prova a ribellarsi ma lui stringe con ancora più forza il collo della vittima, la strattona, la spinge a terra, le sferra una serie di calci, la violenta. Prima di scappare, il ragazzo la chiude nella stanza per perlustrare di nuovo il negozio, probabilmente alla ricerca di qualcosa da portar via (alla fine le sottrarrà il telefonino), ritorna da lei, le sferra un altro pugno e infine fugge.

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Le indagini dei carabinieri di Cormano si concentrano sulla testimonianza della vittima e sull’analisi delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del centro massaggi. I militari riescono a individuare l’aggressore, che sarà riconosciuto con certezza anche dalla donna.

È un 26enne ecuadoriano, disoccupato, residente al quartiere Giambellino di Milano. Ha alle spalle diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio (furto) e la persona (maltrattamenti e lesioni). Viene rintracciato e arrestato il 20 marzo. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale e rapina, il gip Angela Laura Minerva sottolinea il rischio di reiterazione del reato da parte del 26enne, che ha evidenziato «spregiudicatezza insensibile alle minime regole sociali e di rispetto della dignità umana».

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