Tunisini sbarcano armati di molotov: si imbarcano tutti da Sfax, in fila verso l’Italia

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Partono per l’Italia armati. Lo sappiamo da anni. Nonostante questo, le cosiddette autorità continuano a farli sbarcare.

E li lasciano arrivare direttamente davanti alle nostre case. Addirittura li scortano con le motovedette.

La guardia costiera e il governo precedente sapevano da anni che sbarcano armati. Sapevano che sbarcano delinquenti. Ma non hanno fatto nulla per respingerli. Il nuovo governo, al momento, sta facendo lo stesso: nulla. Siamo tutti in trepida attesa del blocco navale promesso. Prima che ci scappi il morto: anzi, di morti ce ne sono scappati tanti in questi anni. Tante sono state le vittime: ma nessun politico o militare ha pagato il conto con la giustizia. Cosa state aspettando?

A Sfax, da dove si imbarcavano armati di molotov, fanno ancora la fila:

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Barconi di ferro per traghettare gli africani in Italia dalla Tunisia – VIDEO

Ormai i due terzi degli sbarcati arrivano proprio da lì. Il governo lo sa e non li ferma.

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“Su certi barconi troviamo di tutto, hashish, coltelli, spade: la novità di 3 giorni fa è che abbiamo iniziato a vedere anche bombe molotov che gli scafisti erano pronti a lanciare sulla nostra motovedetta. Sono i barconi dei criminali, dei trafficanti, quelli che fanno salire decine di migranti. Ogni barca un guadagno anche di 50/60 mila euro”.

Questa la testimonianza della Guardia Costiera tunisina sui barconi che partono e arrivano in Italia. E noi li lasciamo entrare. Magari armati di molotov. A spacciare. A stuprare. A uccidere.