Ragazzine italiane si vendono ai nigeriani in cambio di droga

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Applausi ai nostri ‘eroi’ della guardia costiera che traghettano in Italia gli stupratori nigeriani delle loro figlie.

Stavolta in carcere è finito un pusher con tanti clienti che andava a caccia di giovani donne alle quali chiedeva sesso in cambio della dose di cocaina o eroina.

Lo spaccio stavolta ha come protagonista un pony express attivo in centro, che preferiva la prestazione sessuale consenziente invece ai classici 50 euro a dose.

La fotografia di una realtà sconosciuta fino a oggi la scattano gli investigatori dell’antidroga alla fine di novembre.

Fanno irruzione in un appartamento di via Andrea Costa, a due passi da piazza Valnerina, e trovano, oltre a due etti di sostanza tra eroina e cocaina, decine di preservativi.

In casa in quel momento ci sono due nigeriani: Progress Omonkhobhio, 37 anni, e Hope Vincent di 23. Giurano di essere lì solo di passaggio, di non saperne nulla della droga, di tutto il materiale per confezionarla e dei preservativi.

Per entrambi scatta la denuncia ma anche un accurato controllo sulle loro posizioni.

Dalla verifica emerge che il 23enne sta a Terni con l’obbligo di dimora in quanto ha la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova.

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Una misura scattata dopo che era stato arrestato a Porto Torres perché aveva ingerito 77 ovuli con dentro otto etti e mezzo di eroina. Una volta scarcerato era arrivato a Terni. Abitava da suoi amici e faceva attività con i servizi sociali per scontare la pena. Viveva in quella casa piena di droga e al tribunale di sorveglianza di Spoleto a quel punto non è rimasto altro da fare che revocargli la misura alternativa e portarlo nel carcere di Sabbione.

Per gli investigatori della sezione antidroga della squadra mobile ternana, coordinati da Davide Caldarozzi, sono mesi di indagini serrate. A caccia di riscontri sull’attività di spaccio che va avanti da diverso tempo tra la casa di Sant’Agnese, piazza Buozzi, via Curio Dentato e viale Brin.

Di fronte ai poliziotti, coordinati dalla procura, sfilano diversi clienti ma è la testimonianza di due ragazze ternane che fa emergere la novità del sesso in cambio della dose.

Il 37enne, confermano le giovani clienti, invece di incassare 50 euro, più di una volta è stato saldato con prestazioni sessuali consenzienti e con qualche lezione d’inglese. Una nuova modalità di spaccio che si affianca alle cessioni di eroina e cocaina classiche di quelle dosi che, per l’accusa, sarebbero state smistate dai due indagati soprattutto tra i clienti del centro.

Le carte d’accusa hanno convinto il pubblico ministero, Giorgio Panucci, a chiedere due ordinanze di custodia cautelare per Progress Omonkhobhio e Hope Vincent, quest’ultimo già in cella dal 6 dicembre, concesse dal gip, Chiara Mastracchio.

Il primo è stato prelevato a casa ieri mattina dal personale della quarta sezione della Mobile e portato nel carcere di Sabbione. All’amico il provvedimento viene notificato nel penitenziario ternano cheià lo ospita.

Lunedì mattina per entrambi l’interrogatorio di garanzia alla presenza dei loro avvocati, Francesco Mattiangeli e Francesco Montalbano Caracci.

Sesso per pagare la dose di eroina e cocaina: due pusher nigeriani




2 pensieri su “Ragazzine italiane si vendono ai nigeriani in cambio di droga”

  1. Che stupide queste radical chic.. sicuramente ospiti fissi di centri sociali o manifestazioni pro immigrazione.
    Non sanno che questi scimmione, a piccole dosi ma sempre più forti le faranno diventare schiave di sesso e droga?.. E poi anche prostitute sotto il loro controllo?
    Ma andatevene a FANCULO TROIE

I commenti sono chiusi.