Al di là di tutto, lo Stato teme gli ultras perché è uno degli ultimi centri ‘paramilitari’ organizzati di maschi bianchi. Questo spaventa i regimi globalisti, perché un giorno potrebbero usare questa organizzazione per fare cose serie, invece che andare allo stadio. E riportare l’ordine. Quello vero.
Si sono radunati e sono entrati in azione “perché era giunta voce che stessero devastando Napoli”: così si è giustificato uno dei cinque ultrà azzurri arrestati per gli scontri avvenuti a Napoli mercoledì scorso in occasione della partita di Champions League tra Napoli e Eintracht.
In piazza del Gesù, nel pomeriggio dello scorso 15 marzo, si sono fronteggiati ben 600 supporters della squadra tedesca e 200 napoletani, entrati in azione – come è stato da loro stessi ribadito – “per difendere Napoli”.