Firenze, il sindaco Nardella regala case popolari a immigrati: 41 euro di affitto

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Ad una famiglia extracomunitaria assegnato un alloggio popolare con un canone d’affitto pari a 41 euro al mese.

E anche l’ultima assegnazione in ordine cronologico, risalente a pochi giorni fa, riguarderebbe un nucleo familiare straniero, peraltro in una zona cittadina con la presenza di sempre più abitanti non italiani.

Perchè la sinistra non adotta i medesimi atteggiamenti con i residenti italiani in difficoltà, in primis per quanto concerne le case popolari? Questa la denuncia di Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Firenze, che nelle scorse ore ha attaccato senza troppi fronzoli l’amministrazione comunale di centrosinistra guidata dal sindaco PD Dario Nardella. Nel mirino del consigliere fiorentino sono finite le recenti assegnazioni di alcuni alloggi popolari, che sarebbero a suo avviso stati assegnati a cittadini stranieri senza applicare alla lettera il regolamento voluto peraltro dallo stesso primo cittadino “dem” nella precedente legislatura.

“Ricordiamo bene quando il sindaco Nardella, nel 2017, annunciò che il regolamento sarebbe stato cambiato perché c’erano troppi utenti stranieri negli alloggi erp e si voleva evitare di creare ghetti – il pensiero di Draghi, espresso in una nota – e il regolamento fu in effetti cambiato dall’allora assessore alla casa Andrea Vannucci. È inutile però legiferare se poi le regole stabilite non vengono applicate”.

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E non è tutto, perché Draghi ha fatto sapere che, in base alle informazioni in suo possesso, un nucleo familiare extracomunitario sarebbe riuscito ad ottenere regolarmente un affitto a prezzo vantaggiosissimo, avendo così la disponibilità di una casa popolare a meno di 50 euro al mese. Ed ecco la provocazione di Fratelli d’Italia: non si tratta di un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei cittadini italiani?No a zone formate solo da gruppi etnici stranieri.

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“Nonostante nel piano strutturale il Comune abbia previsto l’abbattimento delle case popolari di via Benedetto Dei, ancora oggi continua ad assegnarle, e ancora una volta la famiglia assegnataria è extracomunitaria – ha chiosato il politico toscano – Fratelli d’Italia è sempre sulla stessa linea: non vogliamo che si creino zone della città dove la maggioranza è formata da gruppi etnici stranieri. Diciamo chiaramente no ai ghetti a Firenze. Ricordiamo anche la denuncia fatta via social dal sottoscritto: a una famiglia di extracomunitari è stata data una casa a 41 euro al mese di affitto. Chiediamo che il Comune di Firenze sia conseguente ai propri atti e non adotti invece comportamenti come questi, che discriminano i cittadini italiani e li mettono in condizione di dover subire zone franche per immigrati a casa propria”.

Il sindaca Nardella è un esecutore indefesso della sostituzione etnica. Tra l’altro sostenuto dai fiorentini, che continuano a votare il Pd.

Fratelli d’Italia parla, ma è al governo e potrebbe approvare una legge in cui impone la primazia nazionale. Magari inserendola in Costituzione, così da renderla inattaccabile dagli eversori della Consulta.

Che poi, un partito nazionalista che chiede non la primazia, ma pari trattamento tra invasi e invasori è già un simbolo di sudditanza culturale: non vogliamo che gli italiani abbiano le stesse case popolari degli immigrati, ma che le abbiano SOLO gli italiani.