Appena sbarcati scrivono agli altri: “In Italia c’è posto per tutti, venite”

Vox
Condividi!

I clandestini tunisini arrivati in Italia coi barconi e non respinti da Frottola, scrivono agli amici in Tunisia.

Appena arrivati in Italia spingono gli altri alla partenza per Lampedusa, dove sono in corso evacuazioni d’emergenza verso il resto d’Italia al motto “c’è posto per tutti, venite”: cosa volete che scrivano, se miss ‘blocco navale subito’, invece di rimandarli in Tunisia usa le navi militari per trasferirli nel resto d’Italia?

VERIFICA LA NOTIZIA

Con gli altri partecipanti alla chat, che a differenza sua si trovano ancora in Tunisia in attesa del “convoglio” giusto per raggiungere l’Italia discute del miglior modo per non farsi tracciare dalla marina tunisina in acque territoriali e di come non perdere l’orientamento durante la navigazione per arrivare rapidamente in Italia. Nel corso di quella conversazione si è interfacciato anche con un partecipante che ha raccontato di non essere riuscito a partire ma di voler raggiungere l’Italia.

Vox

A lui, con grande semplicità, il migrante già in Italia replica: “Preghiamo per voi che siete rimasti lì. C’è posto per tutti, venite”. Davanti alle immagini che arrivano dall’hotspot di Lampedusa al collasso e agli sforzi immani che sta compiendo il nostro Paese tra navi e aerei militari impiegati per i trasferimenti, oltre che personale dislocato per le emergenze, stona leggere che uno dei migranti che ne sta usufruendo inviti gli altri a partire perché in Italia “c’è posto per tutti”. In questi giorni fervono i preparativi per nuove partenze, che ritardano solo per le non ottimali condizioni meteo.

Da quanto abbiamo avuto modo di appurare, i facilitatori raggruppano i migranti pronti a partire in abitazioni, spesso fatiscenti, non lontane dalla costa in cambio di qualche centinaio di dinari, finché non sopraggiungono le condizioni per la partenza. Qui vengono anche ospitate le donne, che se non dispongono del denaro sufficiente per la traversata, se vogliono imbarcarsi devono concedersi carnalmente ai facilitatori. “Smettila di voler dormire con tutte le ragazze solo perché organizzi il viaggio. Non è degno, cerca una donna, è meglio”, scrive un utente rivolgendosi all’organizzatore che, senza fare una piega, replica: “Questo ha fumato erba stamattina […] finché non è stupro è legale davanti alla legge”.

Tra chi lo difende perché “è uomo ed è fatto di carne” e chi lo implora perché “per favore, ho anche mia moglie che viene lì”, c’è chi mette in guardia: “Le ragazze evitino di andare a Sousse senza i soldi per il movimento, altrimenti il loro corpo ne soffrirà”. Abbiamo anche scoperto che ci sono casi in cui le camere d’aria o, per chi se li può permette, i giubbotti di salvataggio vengono venduti a parte. Al costo della partenza, per avere quella minima percezione in più di sicurezza, i migranti devono quindi aggiungere ulteriori costi da versare ai trafficanti e a tutto l’indotto che specula su questo business della morte.




Un pensiero su “Appena sbarcati scrivono agli altri: “In Italia c’è posto per tutti, venite””

  1. Chi cazzo se ne fotte di cosa fanno alle loro troie o quanto pagano, sto cessetto di paese implodera’ in meno di 1 anno x mantenere sta massa immane di parassiti.Speriamo che la Federazione faccia presto!

I commenti sono chiusi.