Milano, l’accoltellatore marocchino è un “RICHIEDENTE ASILO”

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L’accoltellatore di Milano è un ‘richiedente asilo’.

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L’accoltellatore di Milano si chiama Rhasi Abrahman, ha 23 anni, e risulta essere stato fotosegnalato il 28 luglio 2022 come “richiedente protezione internazionale” a Bochum, in Germania. Si trova ora detenuto nel carcere di San Vittore e un mese fa, il 6 febbraio, era stato indagato in stato di libertà dagli agenti della polizia ferroviaria presso la stazione di Milano Rogoredo. Uno dei tanti personaggi che affollano le stazioni e le strade del capoluogo lombardo, davanti ai quali Palazzo Marino e il sindaco Beppe Sala si voltano dall’altra parte.

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Quando è stato fermato dalla polfer di Rogoredo, l’uomo era stato segnalato da un capotreno che, su avviso dei passeggeri, aveva notato l’uomo attorno alle 19.30 in precarie condizioni. Era barcollante e con un evidente ferita alla mano ma, nonostante questo, stava molestando i viaggiatori e infastidendo alcuni minori. Pare che l’uomo in quell’occasione fosse salito sul treno che da Saronno si dirige a Lodi alla fermata di Milano Porta Vittoria. Ha fatto poca strada prima di essere fermato a Rogoredo e a quel punto essere portato nel posto di polizia per gli accertamenti. Qui, la polizia gli ha trovato addosso un telefono cellulare che era stato scippato mezz’ora prima a un 37enne italiano mentre si trovava a bordo del bus 90. Privo di documenti, dopo la denuncia per scippo con strappo, l’uomo è stato condotto presso l’ospedale di San Donato Milanese per essere medicato alla mano e sottoposto, poi, ai rilievi fotosegnaletici.

Nell’ospedale di San Donato era rimasto ricoverato una notte prima di essere dimesso e tornare in strada, probabilmente soffermandosi proprio nella zona della stazione Centrale dove di persone come lui se ne trovano a ogni ora del giorno e della notte. Nella richiesta di convalida dell’arresto firmata dal pm Maura Ripamonti per l’aggressione di lunedì pomeriggio, quando Rhasi Abrahman ha aggredito la sua seconda vittima, si legge che prima l’ha scaraventata “contro un’auto, colpita a pugni in testa, bloccata al suolo” e ha continuato “a colpirla con ulteriori pugni in testa” per prenderle l’Iphone.

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