Naufragio Cutro, milioni di italiani hanno celebrato con indifferenza: sondaggio

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Su questo sondaggio:

Cutro, sondaggio rivela: maggioranza italiani disinteressata da naufragio

E’ interessante notare che, al di là di una maggioranza che si disinteressa di quanto accaduto a Cutro e di una maggioranza bulgara che non è interessate alla sorte dei clandestini, al netto di chi non vuole rivelarsi ai sondaggisti – il motivo è evidente – o che non può perché gli stessi non prevedono l’opzione desiderata, c’è una parte di popolazione – parliamo di milioni di cittadini – che ha celebrato con indifferenza il naufragio dei clandestini a Crotone.

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Anni di sbarchi e la pervicacia con la quale questi invasori esigono di sbarcare a casa nostra, pagando migliaia di euro, e quello che poi combinano nelle nostra città, hanno portato a questo.

Il 12,5 per cento è una enormità in un sondaggio, visto che il 100 per cento dei media, al contrario, dice l’opposto. E, di fatto, nasconde una componente ben più ampia che la pensa in questo modo, probabilmente celata dietro ‘non risponde’ e ‘altro’. Ma già di per sé è un numero che dovrebbe allarmare i politici accoglioni e il sistema mediatico.

Non solo il popolo pensa il contrario di quello che pensano loro, ma è anche totalmente impermeabile alla loro propaganda. Lutto generale a reti unificate per gli invasori sfortunati? più di cinque milioni di italiani ‘festeggiano’ silenziosi. La maggioranza non è interessata.

Volete evitare il peggio? Fermate gli sbarchi. Il vostro gioco è stato scoperto.




4 pensieri su “Naufragio Cutro, milioni di italiani hanno celebrato con indifferenza: sondaggio”

  1. La maggior parte della gente ha paura di dire cio’ che pensa, il “crepate tutti merde” in realta’ e’ corale!!!

    1. Caro Fantonas, leggi un po’ cos’ho scoperto qualche giorno fa:
      Genova è proprio la patria degli ingegni rudi, nati per domare l’oceano e dominare le tempeste.
      Per mare, per terra, quanti uomini avventurosi, quanta saggia audacia! […] Gente forte, piccola e dura, aspramente dotata di un ingegno d’acciaio, di una certa qual punta, tale da trapassare il ferro. Possono anche essere ignoranti; tuttavia essi trovano, inventano, per lo meno degli stratagemmi.

      La storia di Genova è singolare, ricca di grandi avvenimenti a scosse improvvise, ineguale e faticosa, come il suo paesaggio. Ad ogni istante si sale per poi ridiscendere. L’eroismo individuale lo si trova dappertutto, e accanto la meschinità.

      Questi uomini sobri, arditi fra tutti, attraversano l’Oceano su di un guscio di noce; eroici senza saperlo, tutti i giorni realizzano per economia più di quanto non fece Cristoforo Colombo. Ultimamente una nave inglese ha incontrato in mare aperto, a metà strada tra l’Europa e l’America, un piccolo battello con un equipaggio di appena tre uomini, che, filosoficamente, ridotto al minimo, attraversava anch’esso l’Oceano. Si comunica col portavoce, lo si fa accostare. L’Inglese a stento crede ai propri occhi. Lo indica ai suoi connazionali dicendo: «Solo i Genovesi sanno correre simili rischi sul mare». ”

      ://it.wikiquote.org/wiki/Jules_Michelet

      1. Molto bello quintus, grazie, temo pero’ che lo spirito dei genovesi (come quello degli italiani in genere) sia estinto.Un pezzo alla volta hanno cancellato la storia, pian piano le menti.Puoi trovare i resti delle ultime vestigia di un glorioso passato ma piu’ nulla di quello spirito, la prova definitiva sono stati il covid e i green pass.
        Si puo’ lasciarsi andare struggendosi nel ricordo oppure abbracciare la bandiera di chi ancora ha dentro di se certi valori.
        C’e’ ancora una possibilita’, una speranza che si chiama Federazione russa.
        Lo spirito vince anche il sangue quindi la mia fede e’ riposta in loro, se poi sbaglio (ma non credo), l’avro’ fatto senza rimpianti.

  2. Anni fa un vecchio marinaio 86enne era uscito per una battuta di pesca in solitaria dal porticciolo di portovenere…Ad un certo punto si era levato un mare che faceva paura.Lo hanno cercato con gli elicotteri senza trovarlo e già si presagiva la sua morte.Al mattino alle 6 lo hanno visto arrivare con il barchino remando …..Ciabatte infradito,canottiera e braghe alla pescatora.La storia fu pubblicata sul secolo XIX di Genova.Posso capire quell’inglese che non credeva ai suoi occhi.Noi ad attraversare l’Atlantico eravamo in 15 su nave mercantile da 1300 tonn.E siamo arrivati a Buenos Aires.Semplicemente matti…..

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