Calci, pugni e sputi: 8 immigrati massacrano due sedicenni perché italiani

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Due ragazzini massacrati di botte da figli di immigrati a Torino.

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«Li hanno aggrediti alle spalle. In otto, contro due. Li hanno riempiti di calci e pugni e sputi. Sotto casa, ragazzi della loro età. Qualcuno anche più piccolo. Adesso no, non mi sento sicura a farlo uscire da solo». Mariella, la mamma di un sedicenne, ricostruisce l’aggressione ai danni di suo figlio e un amico. L’altro giorno, nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.30, nella zona di Parco Dora.

I due adolescenti stavano tornando a casa dopo una passeggiata in centro. Erano in corso Gamba quando in lontananza hanno visto un gruppetto di ragazzi. «Avevano un atteggiamento strafottente, sembravano dei poco di buono». Cambiano strada, il gruppo li segue. Li aggredisce alle spalle. Prima i calci alle gambe, per riuscire a farli cadere. Derubarli, una volta a terra, è cosa semplice. «Mio figlio è riuscito a restare in piedi. L’hanno preso a pugni, colpito alla testa. Ha cercato di proteggersi, ma è servito a poco. Gli hanno infilato le mani nelle tasche per prendere il portafoglio», continua la madre.

Il branco urlava: «Dateci tutto, dateci tutto». Portafoglio, cellulare. Non solo. «Volevano anche le scarpe, i giubbotti, qualsiasi cosa. Compresi gli occhiali».

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Un signore che ha assistito alla scena è intervenuto in soccorso dei due ragazzi. «È arrivato urlando per cacciare il gruppo». Immediato anche l’intervento delle volanti della polizia del commissariato San Donato, che hanno iniziato subito a cercare la gang. «Mio figlio ha detto che erano in otto – racconta la donna – cinque più o meno della sua stessa età figlio, gli altri anche più piccoli. Giovanissimi, di origine straniera, un gruppo di ragazzi che nel quartiere si è fatto conoscere per altri episodi di violenza».

I due sedicenni sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per un trauma cranico e alcune contusioni alle gambe. «Ci hanno dimessi in tarda serata – continua mamma Mariella – L’amico di mio figlio domani deve tornare per farsi visitare da un ortopedico».

Nei prossimi giorni, le famiglie delle vittime presenteranno denuncia in questura. «Spero davvero che li riescano a individuare. Mio figlio e il suo amico hanno raccontato tutto e fornito un identikit. Sono bande conosciute in questa zona. E ora i ragazzi sono spaventati e sinceramente lo sono anche io. Con che tranquillità lascerò nuovamente mio figlio in giro da solo?»

Mariella denuncia la situazione della zona. «È sempre peggio. Pieno di bande e di spacciatori che circolano indisturbati tra le vie creando terrore tra gli abitanti del quartiere». «Le aggressioni, lo spaccio, le cattive frequentazioni sono ormai all’ordine del giorno, le forze di polizia fanno quello che possono, e li ringraziamo per questo, l’amministrazione invece è completamente assente».

I residenti di stanno organizzando il «Comitato per la sicurezza al Parco Dora». «Una realtà – aggiunge mamma Mariella – che si interfacci con le istituzioni, con le forze dell’ordine e con gli amministratori di tutti i condomini per coordinare delle azioni comuni. Organizzeremo iniziative, faremo rumore, dobbiamo riprenderci i nostri spazi».