Negli Stati Uniti è in corso l’ennesima ritorsione contro chi non si inginocchia davanti ai neri. Questa volta la censura riguarda il creatore della popolare striscia a fumetti Dilbert, Scott Adams, per alcuni suoi commenti ritenuti razzisti fatti sul suo canale YouTube.
Adams ha definito i neri un «gruppo d’odio» e sostenuto che i bianchi dovrebbero «starsene alla larga».
Nel giro di pochi giorni diverse centinaia di giornali e periodici hanno deciso di sospendere la pubblicazione di Dilbert. Una vera e propria censura verso chi non la pensa come loro.
Adams ideò la striscia umoristica Dilbert nel 1989: ritraeva le avventure in ufficio dell’omonimo protagonista, dei suoi colleghi e del suo cane Dogbert.
Nel corso degli anni è apparsa su migliaia di giornali e riviste (in Italia su Linus), e tra il 1999 al 2000 ne fu creata anche una serie animata.
Adams, che ha 65 anni, su vari temi assume da anni posizioni vicine all’ideologia di destra. Cominciò a farlo soprattutto dal 2016, anno in cui sostenne il presidente Donald Trump.
Nel 2020 denunciò che per il fatto di essere bianco vent’anni prima era stato penalizzato dalla rete televisiva UPN che aveva deciso di sospendere la trasmissione della serie animata e prediligere un’audience prevalentemente afroamericana. Adams aggiunse che era «il terzo lavoro che perdeva perché era bianco». A gennaio dell’anno scorso, per irridere l’ideologia trans aveva invece detto di volersi «identificare come una donna nera», sempre per non perdere opportunità lavorative. In altre occasioni si è espresso contro i vaccini per il coronavirus, e ha sostenuto che agli americani fosse stato fatto «il lavaggio del cervello» per sostenere l’Ucraina nel corso dell’invasione russa.
Gli USA sono tra i posti più contraddittori del mondo.
Da una parte c’è la Costituzione (primo emendamento) che di fatto impedisce l’esistenza del reato di diffamazione (è solo un illecito civile non punibile penalmente).
Dall’altra, se dici mezza cosa contro trans, gender-fluid e chi più ne ha più ne mezza, allora sei un “razzista” da censurare.
Va detto, però, che la Costituzione risale al 1780… forse a quei tempi erano più intelligenti di oggi. O forse non erano ancora degenerati.