Roma invasa da immigrati in fuga da centri accoglienza: tendopoli assediano le mura – VIDEO

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A Roma ci sono migliaia di abusivi che vivono accampati in tendopoli abusive gestite da associazioni che violano la legge e gestiscono il traffico di clandestini. Una di queste, citata anche in questo articolo, è nota per avere ospitato in una propria tendopoli abusiva uno stupratore africano che in quella tendopoli ha stuprato una povera disgraziata. Nonostante questo, la procura locale, dimostrando una evidente corruzione ideologica.

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E ideologicamente corrotto è anche il governo: dove sono i rastrellamenti di abusivi e clandestini? Dove sono i militari che sgomberano e mettono in riga queste associazioni illegali che ospitano stupratori in tendopoli abusive?

I fari della politica si accendono sulla tendopoli di viale Pretoriano, sotto le Mura Aureliane, ma di insediamenti spontanei composti in buona parte da migranti e da senza dimora di lungo corso a Roma ce ne sono diversi. Magari meno centrali, fuori dalle rotte del turismo mangia e fuggi.

Se è vero che nella Capitale c’è una presenza massiccia di senza dimora (oltre 14.000, ma inizierà un censimento puntuale i cui risultati si avranno nei prossimi mesi) e circa 1.000 persone di etnia rom che vivono in insediamenti abusivi di vario genere, bisogna tener conto anche delle centinaia di migranti richiedenti asilo che passano per i CAS, i centri d’accoglienza speciale gestiti da enti del terzo settore dati tramite bando dalla prefettura.

Nella città di Roma, secondo i dati Open Polis, nel 2019 c’erano 15 centri di accoglienza, ma diventano 26 nel 2021. Prendendo in considerazione tutta l’area metropolitana, in base all’ultimo rapporto sempre di Open Polis insieme ad Action Aid, il totale dei posti è pari a 2.024 per i CAS (dati al 31 dicembre 2021). E ci sono due centri, a Rocca di Papa e ad Anzio, dove sono ospitati più migranti di quelli accettabili dalla capienza: 426 su 300 nel primo caso, 147 su 100 nel secondo.

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“Baobab Experience” dal 2015 lavora in strada con i suoi operatori e volontari e si occupa prevalentemente di persone migranti. Cinque anni fa una tendopoli gestita dalla onlus venne sgomberata definitivamente dopo 3 anni di polemiche ed enormi difficoltà e continui spostamenti. Come spiega la portavoce Alice Basiglini “attualmente a viale Pretoriano ci sono persone volontariamente fuoriuscite dai CAS – fa sapere a RomaToday – e non vogliono rientrarci perché sono luoghi sovraffollati dove dieci persone condividono un bagno e dormono in una stanza”. Sicuramente a queste persone ne vanno sommate altre che con i CAS non hanno nulla a che fare: persone ridotte all’estrema marginalità sociale, malati psichiatrici, tossicodipendenti e alcolizzati. “Siamo riusciti ad entrare in contatto con qualcuno – prosegue Alice – facendo le segnalazioni per la presa in carico, ma non ci si riesce sempre. Quello che possiamo continuare a fare noi è monitorare, come facciamo settimanalmente”.

Ma dove si trovano, oltre che in viale Pretoriano (tra San Lorenzo e l’Esquilino) i giovani stranieri e altri disperati che si nascondono agli occhi del mondo? Si potrebbe dire quasi ovunque: tra il Verano e San Lorenzo, sulla Tiburtina, nell’occupazione di via Collatina (450 persone, quasi tutti eritrei ed etiopi tra i 30 e i 50 anni), al parco di Centocelle, intorno alla stazione Tiburtina e alcuni anche nell’occupazione di via Santa Croce in Gerusalemme, ovvero Spin Time Labs, come riporta il report MEDU (medici per i diritti umani) del 17 gennaio 2022, pubblicato con il supporto dell’Agenzia Onu per i rifugiati. “A Roma ci sono circa 100 insediamenti informali – racconta Mariarita Peca, coordinatrice progetti nazionali di MEDU – di varie dimensioni e natura e sono in costante aumento dal 2014”. Secondo i dati raccolti informalmente dalla clinica mobile di MEDU, contenuti nel report pubblicato a inizio 2023, ci sono 2.000 persone che vivono in situazioni di precarietà e marginalità, tra richiedendi asilo, titolari di protezione internazionale e rifugiati politici.

La neolingua: “insediamenti informali”, “rifugiati”. La corruzione ideologica dei media di distrazione di massa è disgustosa.

Ovviamente, la soluzione non è aumentare l’accoglienza di questi invasori: è prenderli, caricarli su aerei militari e rimandarli a casa loro. E poi arrestare quelli che gestiscono le tendopoli abusive.




2 pensieri su “Roma invasa da immigrati in fuga da centri accoglienza: tendopoli assediano le mura – VIDEO”

  1. pmc wagner dalla mellona? magari nella studi della setta7 dove si propagandano bufale , femminismo e tecnocrazia euroinomane

  2. alla prossima manifestazione delle torce dei Banderista partecipera’ la tizia di roma , a fine marcia fiaccolata dopo avere glorificata Bandera qualche giornalistaio del corSera magari dira’ “eiah eiah eiah alala’” ma non capendolo si finira’ tutti al grido di “Sieg Heil” ….cronaca dalla nuova europa Euro-anale-Ariana …una nuova razza di eroi culacchioni

I commenti sono chiusi.