Africano terrorizza paesino: massacra italiani ma non lo espellono

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Un macellaio aggredito nella serata di lunedì da un 27enne marocchino, finisce al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo.

Il giovane nordafricano voleva la carne senza pagarla e al rifiuto del commerciante è passato alle vie di fatto. Sul posto sono intervenuti, a Montecilfone, anche i militari dell’Arma.

«Non basta aver rotto i vetri e smontato mezza vetrina, aver messo a soqquadro un’attività commerciale, aver mandato in ospedale il proprietario del negozio? Mi chiedo perché qualcuno non fermi questo recidivo e già ben noto alle cronache del paese, visto che continua indisturbato a fare casino davanti al bar, come se nulla fosse successo? È mai possibile tutto questo? È mai possibile che quasi si debba aver paura di uscire? Tutto questo è paradossale, uno schifo, Montecilfone caduta nel pieno degrado e nessuno muove un dito! Forza Luca, la nostra solidarietà è totale!», il post di un residente.

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Episodio che ha fatto muovere in prima persona il sindaco Giorgio Manes, che ieri mattina ha scritto a Carabinieri e questura: «Il cittadino straniero (identificandolo), attualmente residente nel comune di Termoli, è presente quotidianamente sul territorio di Montecilfone, pur non avendo la residenza e la dimora abituale. A causa delle ripetute segnalazioni pervenute, per i continui fastidi arrecati a tutta la cittadinanza, non ultimo l’increscioso episodio di aggressione a un commerciante, che ha subito danni fisici e materiali, a tutela della collettività si chiede urgentemente il vostro intervento».

Macellaio di Montecilfone aggredito da un marocchino

Lo Stato italiano è una barzelletta.




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