🚨 TRE AFRICANI STUPRANO UN’ALTRA DONNA A GENOVA: E’ MATTANZA

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Il governo Meloni ha concesso agli invasori licenza di stuprare le nostre donne. Più ne stuprano, più questi scellerati ne fanno entrare.

Una donna di 35 anni, si è recata all’ospedale alcuni giorni dopo aver subito la violenza. E lo ha fatto perché è stata convinta da un’amica. È stata visitata dai ginecologi del pronto soccorso del Galliera ed è stata anche assistita da uno psicologo. Per dire con certezza se si tratti di uno stupro o meno bisognerà attendere gli esiti degli accertamenti medici. Questione di giorni.

La trentacinquenne ha raccontato alle forze dell’ordine quello che le è successo. Un caso analogo a quelli su cui stanno lavorando da tempo sia la polizia che i carabinieri. Secondo la sua denuncia è stata aggredita nella notte tra venerdì e sabato scorsi: era passata la mezzanotte quando si è trovata ad attraversare via Prè.
«Mi ha avvicinato un giovane di origine africana – ha ricordato – e mi ha chiesto un’informazione. Mentre cercavo di capire cosa stesse accadendo mi ha afferrato per un braccio e trascinata in un vicolo dove c’erano altre due persone (probabilmente connazionali del giovane). Hanno abusato di me». La violenza è durata svariati minuti (la vittima non è riuscita a ricostruire l’accaduto con precisione) poi i tre sconosciuti l’hanno lasciata andare. «Ero confusa e non riuscivo nemmeno a trovare la strada per uscire dal centro storico», ha ammesso la donna. Lo stato di confusione fa ipotizzare agli inquirenti che la trentacinquenne si sia recata in via Prè ad acquistare della droga, e che quelli che hanno abusato di lei siano spacciatori.

Insomma, il medesimo modus operandi di quanto avvenuto tra l’inizio del 2023 e i primi giorni di febbraio. Quattro stupri che hanno fatto aumentare i controlli nei caruggi, come è stato disposto in una delle riunioni in Prefettura del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicate all’emergenza.

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La squadra mobile ha anche arrestato Moussa Ngom, 34 anni di origine senegalese, il presunto responsabile di uno degli stupri avvenuti nei vicoli. La sua vittima era finita in sala operatoria per le lesioni provocate dal rapporto sessuale. L’uomo si trova in carcere, anche se continua a dire che si è trattato di un rapporto consenziente.
Da quando Ngom è finito in cella l’allarme centro storico sembrava essersi attenuato: anche se al trentaquattrenne non vengono contestate le altre violenze, nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno arrestato almeno una dozzina di pusher e sequestrato un paio di chilogrammi di stupefacenti tra cocaina, hashish e crack. La violenza di venerdì scorso rimette tutto in discussione, con l’atroce sospetto che i tre uomini che hanno abusato della donna siano gli stessi che hanno aggredito le altre giovani e un ragazzo di quindici anni. Saranno le indagini, però, a chiarire cosa è successo.

Sulla mancata denuncia immediata dello stupro, invece, la trentacinquenne ha detto di essersi recata subito in un pronto soccorso di un ospedale cittadino diverso dal Galliera, ma di non aver detto nulla ai sanitari di quanto le era successo. E visto che l’attesa per la visita si prolungava se ne è andata via. L’episodio alimenta la polemica sulla mancanza dei presidi fissi di polizia.

AFRICANI STUPRANO UN’ALTRA DONNA A GENOVA