Tunisino distrugge Pronto Soccorso e pesta infermieri: arrivato in Italia come minore

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Un tunisino ventiduenne residente a Lissone con precedenti per reati contro il patrimonio, è entrato indebitamente nell’area interdetta del Pronto Soccorso dell’ospedale ‘Irccs San Gerardo’. Ha minacciato il personale e aggredito un infermiere e gli agenti della Polizia intervenuti. Il tunisino ha iniziato a minacciare medici e infermieri dai quali pretendeva il rilascio di certificato per un accesso effettuato nella nottata stessa in quella struttura, per abuso di sostanza stupefacente.

Al diniego dei sanitari che lo invitavano a seguire le procedure previste, il giovane ha dati in escandescenza minacciando gravemente i presenti; nonché di distruggere le apparecchiature sanitarie, così terrorizzando i pazienti in visita nelle sale mediche attigue. Invitato ad allontanarsi, l’uomo ha reagito violentemente colpendo prima il poliziotto e, successivamente, anche un infermiere, provocandogli lievi lesioni. Finalmente un agente di polizia lo ha bloccato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E per minacce aggravate ad esercenti la professione sanitaria. Nell’agosto 2020, infatti, il Legislatore ha introdotto una nuova ipotesi di aggravante comune per rafforzare la tutela di personale medico e infermieristico nell’esercizio della propria attività.

L’arrestato è ora affidato ai Servizi sociali. Secondo le prescrizioni del Tribunale dei Minori di Milano deve scontare in tale regime alternativo alla detenzione un anno e 4 mesi di reclusione per tentata rapina e lesioni personali commessa a Lissone nel 2016, quando era ancora minorenne, in danno di un coetaneo picchiato per sottrargli il portafoglio.

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Tunisino distrugge Pronto Soccorso e aggredisce infermieri e poliziotti

Un altro arrivato in Italia come ‘minore’: col barcone o con ricongiungimento familiare. Che delinque appena arrivato e non viene espulso. Deve rimanere a ‘scontare’, libero, 1 anno e 4 mesi di carcere: lo Stato fa schifo.