Integrazione e ricongiungimenti familiari: figlie segregate

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“Suo padre la tiene segregata in casa”. È quanto avrebbe raccontato ai carabinieri Hassan Medhi, 23enne di origini bengalesi residente a Milano, nel tentativo di salvare la fidanzata dal padre che la teneva segregata in casa, senza acqua né cibo, da almeno tre giorni. L’uomo, un 52enne bengalese, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Ora si trova recluso nel carcere di Verbania.

Se non fosse stato per il fidanzato, probabilmente la storia avrebbe avuto un epilogo drammatico. E invece Hassan Medhi s’è fatto coraggio salvando, di fatto, la fidanzata. Non riceveva notizie della giovane da giorni, un silenzio che lo ha insospettito e turbato. Così, ha telefonato ai militari dell’Arma per chiedere aiuto. “La mia ragazza abita Stresa e io a Milano. – avrebbe detto il 23enne ai carabinieri, riporta La Stampa – Suo padre l’ha rinchiusa in camera tre giorni fa. Prima non sapevo di questa situazione, ma oggi suo fratello mi ha chiamato. È in quella camera da tre giorni, senza mangiare né bagno. Niente”. Grazie alla telefonata, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione del 52enne bengalese per liberare la vittima.

Dalle prime risultanze investigative era emerso che l’uomo aveva rinchiuso la figlia in camera da letto, privandola sia del cibo che dell’acqua, il bagno e il cellulare, per giorni. Non solo. Stando a quanto avrebbero accertato in carabinieri della Stazione di Stresa, nel Verbano Cusio Ossola, l’avrebbe anche picchiata ripetutamente. Durante il blitz a casa dell’indagato, i militari dell’Arma l’hanno ritrovata in stato di choc e con segni evidenti di percosse sul corpo. La 20enne è stata trasportata all’ospedale di Verbania dove si troverebbe ancora ricoverata.

La ragazza ha raccontato agli investigatori di essersi opposta al matrimonio combinato con un parente in Bangladesh, circostanza che avrebbe mandato su tutte le furie il padre. C’è di più. L’uomo non accettava la relazione della figlia con il 23enne bengalese che, nonostanze le origini, appartiene ad un’altra casta (classe sociale ndr). Dunque, avrebbe punito la figlia con la reclusione impedendole, in ogni modo possibile, di chiedere aiuto. Lo scorso 7 febbraio, a seguito di una minuziosa attività di indagine, il 52enne è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.