Donna massacrata da immigrato e militare ucciso: Roma è fuori controllo

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Roma è fuori controllo. Si massacrano e uccidono persone in piena città.

In un giorno due brutali pestaggi. Una donna pestata a sangue da un africano sotto casa propria:

Ridotta così da un africano a Roma: massacrata di botte sotto casa

Salvata solo dai vicini intervenuti per le grida di dolore della povera vittima.

Poi, un morto, Un militare. Massacrato di botte fino a morire:

Non ce l’ha fatta Danilo Salvatore Lucente Pipitone, il 44enne caporal maggiore dell’Esercito, che si trovava ricoverato in ospedale a Roma dopo una brutale aggressione avvenuta verso le 2.30 della notte tra venerdì e sabato in via dei Sesami, all’angolo con viale Palmiro Togliatti, a Centocelle. Il militare è morto oggi pomeriggio nel reparto di rianimazione del Policlinico Umberto I. Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravissime.

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Il caporal maggiore, originario di Erice, comune in provincia di Trapani, era stato ritrovato a terra, privo di conoscenza, e con varie ferite e un vistoso taglio al sopracciglio. Alcuni testimoni avevano raccontato di aver visto un uomo scappare poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Ancora da capire se sia trattato di una violenta lite o di una rapina finita in tragedia, anche se il militare aveva ancora con sé il portafoglio. Quando gli operatori del 118 hanno caricato il militare sulla lettiga si sono accorti che aveva anche una profonda ferita dietro la nuca, dovuta forse a un violento colpo contro l’asfalto. Questo ultimo particolare farebbe pensare che la vittima sia stata raggiunta da un pugno in pieno volto e sia poi caduta all’indietro battendo la testa per terra.

Come riportato da Il Messaggero, due uomini, sospettati dell’aggressione, sarebbero stati portati in commissariato e ascoltati per diverse ore dagli investigatori. Adesso che il graduato dell’Esercito è morto gli aggressori rischiano l’accusa di omicidio preterintenzionale. In un primo momento i sanitari del 118 avevano trasferito il 44enne al pronto soccorso del Vannini, ma quando i camici bianchi si erano resi conto della gravità delle ferite riportate, il militare era stato portato all’Umberto I.

L’aggressione è avvenuta all’altezza dell’angolo con via Palmiro Togliatti, un luogo già in passato oggetto di varie segnalazioni da parte dei residenti riguardanti la presenza di spacciatori e prostitute. Sembra che la notte della tragedia il caporal maggiore, che risiedeva presso la cittadella militare della Cecchignola e svolgeva le mansioni di infermiere presso la Terapia Intensiva del policlinico militare del Celio, fosse fuori servizio e avesse raggiunto Centocelle da solo.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha affermato: “A nome mio e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera sentite condoglianze alla famiglia e a tutto l’esercito per la scomparsa del caporal maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Ha lottato contro la morte dopo la vile aggressione, ancora senza colpevoli, subita in strada tra venerdì e sabato notte nella periferia di Roma, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Il suo coraggio, come quello degli altri eroi che difendono le nostre strade, non sarà mai dimenticato e non resterà impunito”.

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