Sequestrata, picchiata e stuprata: maxi condanna per un operaio quarantenne che tentò anche di uccidere la donna strozzandola fino a farle perdere i sensi.
Colpevole per tutte le accuse. Il tentato omicidio non è stato “sminuito” in lesioni personali. La violenza sessuale c’è stata: altro che rapporto consensuale.
Una sommatoria di reati che ieri mattina si è tradotta in una condanna a 12 anni per un immigrato, operaio 41enne regolare, residente a Taranto, giudicato con rito abbreviato (sconto di un terzo della pena).
Questi arrivano con i decreti flussi. Sono i regolari che piacciono alla ‘destra’.
Evirazione, impalamento e morte x folgorazione dopo aver collegato il palo alla 380.