Arbitro femmina fugge in lacrime negli spogliatoi

Vox
Condividi!

È stata insultata, minacciata dopo avere sospeso una partita di calcio per rissa e lasciata poi da sola dentro lo stadio è fuggita in lacrime da mamma e papà. E’ accaduto lo scorso 4 febbraio, ad un arbitro, che il giornale di gossip Fanpage definisce ‘arbitra’, in provincia di Brescia.

Il match è quello tra le squadre Darfo Boario e Carpenedolo. Al ventiseiesimo minuto del secondo tempo, la quasi totalità dei calciatori presenti e i dirigenti si sarebbero spinti e picchiati a vicenda.

Vox

In un referto la Lega Nazionale Dilettanti ha ripercosso quanto accaduto quel pomeriggio. Oltre a quello che è stato appena descritto, alcuni sostenitori della società Carpenedolo avrebbero inoltre scavalcato la ringhiera: si sarebbero fermati a bordo campo per alcuni minuti senza partecipare alla rissa. L’arbitro ha così deciso di sospendere l’incontro.

Nel lasciare il campo in lacrime sarebbe stata accerchiata dai tifosi di entrambe le società che avrebbero contestato la sua decisione. Rientrata in lacrime nello spogliatoio “senza che alcuno si curasse della sua persona”. Quando poi è uscita da lì, non ha trovato nessuno. Si è così resa conto “di essere stata abbandonata e chiusa all’interno dell’impianto”.

La lega nazionale dilettanti ha deciso così di multare le due società e far perdere la partita a tavolino: Carpenedolo dovrà pagare duecento euro mentre la società Darfo Boario dovrà pagare trecento euro, cento dei quali per “inidonea assistenza all’arbitro a fine gara”. Due dei dirigenti sono stati anche sospesi fino al 22 marzo.




4 pensieri su “Arbitro femmina fugge in lacrime negli spogliatoi”

  1. “inidonea assistenza”, “senza alcuno che si curasse della sua persona”, lascia completamente sola…
    Dio santo, ma si rendono conto che sono ridicoli a voler imporre in ruoli tipicamente maschili una donna, e per giunta una donna caratterialmente fragile?

I commenti sono chiusi.