L’arroganza di questo miracolato dal Canone.
“Sono quattro anni che Salvini attacca il festival. Ma basta non guardarlo. Ho sentito che ha detto che guarderà un film, quindi è tutto ok”. Amadeus replica così alle critiche del leader della Lega a Sanremo 2023. Quanto al fatto che Matteo Salvini si sia augurato che Paola Egonu non faccia un monologo contro l’Italia razzista, Amadeus replica: “C’è la libertà”. E interviene anche Gianni Morandi: “Ce l’ha ricordato bene ieri sera Roberto Benigni, parlando dell’art 21 della Costituzione e della libertà d’espressione”.
“C’è la libertà”. Ci sarebbe, se potesse parlare chi vuole, non solo voi e i vostri amichetti. Comodo imporre a tutti la propria versione nascondendosi dietro la ‘libertà’.
Sanremo trash di Mattarella fa flop: perde 200mila spettatori
I media continuano a cianciare di ‘share’. Bizzarro. Se, paradossalmente, stasera guardassero la televisione in tre, e tutti e tre guardassero Amadeus e il suo travestito nero, avrebbe il 100% di share.
Peccato che la loro libertà sia solo per gli antirazzisti e i meticcionisti, se così li posso chiamare. Non per chi si preoccupa che tra cento anni, a parte l’Asia, il resto del mondo sarà nero o marrone.
Cioè sono meno spettatori e lo share si alza? Vuol dire che molti proprio non lo hanno visto il festival e che tra i pidioti si registra il 62 per cento di consensi. Numeri a cavolo. Non credo a una sola parola ufficiale della RAI, emittente di mentitori seriali.