Ce lo spiegò molto bene, durante un dibattito televisivo sullo ius soli con un esponente della Lega, un immigrato del gruppo dell’estremista islamico (secondo i nostri servizi) a capo della Grande Moschea di Roma ed ex deputato del PD, il marocchino Chaouki.
“Al di là dell’ostruzionismo, volenti o nolenti, ci sarà per forza un ‘passaggio culturale’. Nel momento in cui sarà riconosciuta la cittadinanza, a quel punto si creerà un nuovo peso politico.”
Un vero e proprio programma di sovversione demografica. Una guerra etnica attraverso l’arma dell’immigrazione.
Ora, un Paese sano reagirebbe bloccando i ricongiungimenti familiari e tornando allo ius sanguinis: perché la nostra attuale legge sulla cittadinanza, è uno ius soli a scoppio ritardato.
Abbiamo poco tempo, prima che quello che ha detto questo personaggio si realizzi. E non sembra Meloni abbia intenzione di fare neanche ostruzionismo.
Eppure basterebbe chiudere i porti, abrogare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis integrale. Due di queste cose si potrebbero fare con un voto in Parlamento della durata di pochi minuti.
con la vostra democrazia vi conquisteremo
e con le vostre regole vi governeremo
il nocciolo del problema dove e’?
che la democrazia da il diritto di voto e di parola
a persone che sono al pari della scimmie.
Come si puo lasciare diritto di parola e di voto,
a persone che vengono prese reiteratamente per culo dalla Lega e dalla Meloni, da 40 anni?
Se in Italia, ci fossero anche solo il 50% della popolazione costituita da partigiani, non solo non vedreste mai al potere personaggi come Salvini o Meloni o Crosetto,
ma non vedreste nemmeno uno di questi immigrati.
Italiano, forse sulla carta, ma non nel DNA se non cambia il suo pensiero.