Immigrato segrega la figlia che rifiuta matrimonio islamico

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Continuiamo ad importare un esercito nemico attraverso decreti flussi e ricongiungimenti familiari. Una catena senza fine di individui totalmente estranei alla nostra cultura.

L’arresto è scattato questa mattina, martedì 7 febbraio, a seguito di una minuziosa attività di indagine. Stando a quanto trapela dalle prime risultanze investigative, l’uomo teneva segregata in casa la figlia da circa 20 giorni. Non solo. L’avrebbe malmenata ripetutamente privandola anche del cibo. All’origine della violenza ci sarebbe il rifiuto da parte del padre della nuova relazione della ragazza con un 23enne bengalese residente a Milano. Questi, da giorni, non riceveva notizie della fidanzata. Quindi si è rivolto ai carabinieri per denunciare il fatto. Dopo aver rintracciato l’indirizzo di residenza dell’indagato, i militari dell’Arma si sono presentati alla porta dell’abitazione. Una volta entrati, hanno sentito bussare insistentemente dal fondo di una stanza chiusa a chiave dall’esterno: dentro c’era la ventenne, in stato di choc e con evidenti segni di percosse. La ragazza, ricoverata all’ospedale di Verbania, ha raccontato agli investigatori di essersi opposta al matrimonio combinato con un parente in Bangladesh. Circostanza che avrebbe mandato il padre su tutte le furie.

Meloni disse: “Ci servono immigrati? Prendiamo gli italiani in Sudamerica”, invece fa entrare 82mila africani 🤥

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Una storia che, per alcuni aspetti, ricorda la drammatica vicenda di Saman Abbas. La giovane, 18 anni, di nazionalità pakistana e residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, si era opposta al matrimonio combinato con il cugino nella terra d’origine. La famiglia, nel tentativo di lavare l’onta subita, avrebbe ucciso la ragazza occultando il cadavere in un casolare abbandonato. Il corpo è stato ritrovato lo scorso 18 novembre. Venerdì comincerà il processo che vede imputati 5 familiari di Saman: il padre, la madre, lo zio e due cugini.

Un caso analogo a quello della ragazza di Stresa, si è verificato a Vicenza, lo scorso dicembre. Un uomo di nazionalità indiana aveva tenuto segregato in casa e picchiato la figlia 22enne perché era contrario alla relazione col nuovo fidanzato. Era stato proprio quest’ultimo ad allertare i carabinieri dopo che la giovane non rispondeva alle chiamate da giorni. A seguito delle indagini, il 51enne indiano è stato arrestato per sequestro di persona aggravato.

Migrante islamico segrega la figlia che rifiuta matrimonio combinato