Coppia di anziani massacrata in casa da immigrati: città del nord sotto assedio

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Sono i figli dei decreti flussi e dei ricongiungimenti familiari. Sono i figli degli ‘imprenditori’ che vogliono fare sempre più capannoni. Sono i figli di Bankitalia e del PNRR. Sono, in conclusione, figli di puttana.

“Erano in due , non ho visto cos’hanno fatto a mia moglie, l’ho trovata a terra che sanguinava. È stato terribile”. Il marito, 66 anni, commerciante, racconta la rapina subìta nel parcheggio dell’area Cattaneo domenica sera, poco prima delle 19.30, da lui e dalla moglie, 61enne, ricoverata con prognosi riservata al Policlinico San Matteo. La donna ha infatti riportato gravi traumi al cranio e al volto. “Nel pomeriggio – racconta la vittima – eravamo stati al mercatino dell’antiquariato e poi a bere qualcosa di caldo in un bar del centro storico, con una nostra amica. Avevamo le due auto parcheggiate nella “buca”, la nostra amica subito più vicino al passaggio pedonale, quindi l’abbiamo salutata e se n’è andata, noi avevamo parcheggiato più in fondo. Appena saliti in auto sono sbucati dal nulla in due, aprendo le portiere in contemporanea da entrambi i lati. Ho cercato di mettere la retromarcia per andarmene, per evitare che salissero sull’auto, ma la macchina s’è bloccata perché c’erano le portiere aperte. Io sono stato trascinato fuori e buttato a terra, lo stesso mia moglie dall’altra parte. Erano entrambi armati di pistola, con i volti nascosti da passamontagna”.

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Ognuno dei due malviventi ha quindi rapinato la sua vittima, ai due lati opposti dell’auto. Forse li avevano seguiti o erano appostati nel parcheggio. “Mi puntava in faccia la pistola – racconta il 66enne – facendo rumore col caricatore, mi diceva ‘ti ammazzo’, ‘dammi l’orologio, l’orologio’ e mi ha sfilato il Rolex. Non hanno preso anche i portafogli, solo i due Rolex, sia il mio che quello di mia moglie, nient’altro”. La donna forse ha provato a reagire o comunque ha subìto anche gravi conseguenze fisiche: una ferita al volto, forse provocata da un colpo con il calcio della pistola, e un trauma cranico, probabilmente per la testa sbattuta sull’asfalto o contro l’auto. “L’ho trovata a terra con il volto sanguinante – ricorda il marito – ero terrorizzato, si sono avvicinate delle altre persone che hanno chiamato i soccorsi e hanno portato via mia moglie con l’ambulanza. Dall’ospedale mi hanno riferito che ha gravi traumi, l’hanno ricoverata in neurochirurgia”. Non sarebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta comunque riservata, precauzionale. Oltre ai soccorsi sanitari, sul posto è arrivata la polizia, alla quale il 66enne ha riferito tutti i dettagli che ricordava della rapina subìta. “Dall’accento non erano italiani – conclude il commerciante rapinato – sembravano dell’Est Europa, se ne sono andati sulla loro auto”.

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