Immigrato le ha distrutto la faccia a sprangate: poi cadavere buttato via

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Yana Malayko è stata colpita ripetutamente al volto con un oggetto contundente, con ogni probabilità una spranga di ferro, e poi soffocata, forse con un cuscino: sarebbero questi i primi agghiaccianti dettagli emersi dall’autopsia effettuata sul corpo della 23enne ucraina scomparsa il 20 gennaio a Castiglione delle Stiviere (nel Mantovano) e ritrovata cadavere il primo febbraio in un campo al confine tra le province di Mantova e di Brescia, dietro un vivaio. Secondo gli inquirenti, ad ucciderla sarebbe stato l’ex fidanzato Dumitru Stratan, 34enne moldavo che dal 21 gennaio si trova nel carcere di Mantova con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il corpo di Yana, ritrovato mercoledì scorso in zona Valle a Castiglione sotto una catasta di legno – dove l’avrebbe abbandonato, chiuso in un sacco, proprio l’ex compagno – non presenterebbe ferite da arma da fuoco e nemmeno da arma da taglio.

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La giovane avrebbe provato a difendersi con tutte le sue forze, come testimonierebbero le ferite sulle mani. Stratan potrebbe essersi servito di un cuscino con cui l’avrebbe, alla fine, soffocata. Presenti anche segni di percosse sulle labbra.