Immigrati a caccia di anziani italiani da massacrare: brutali rapine

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Abbiamo importato e stiamo ancora importando un esercito nemico in casa nostra. Bastonano, uccidono, massacrano.

A Roma:

Picchiati, sequestrati, rimasti per ore in balia di una banda di rapinatori in stile Arancia Meccanica. Il fattaccio è avvenuto in un appartamento di San Basilio. Qui, una coppia di cinquantenni romani, l’altro pomeriggio, si è ritrovata in casa quattro banditi incappucciati e armati che li hanno malmenati per poi fuggire con soldi in contanti: 500 euro il bottino dei malviventi che – e questo mette ancora più in apprensione – sarebbero rapinatori seriali che avrebbero già colpito in diverse zone della Capitale. Pronti a incutere il terrore anche per pochi euro. Il blitz è accaduto nel pomeriggio. I conviventi stavano riposando quando hanno sentito dei rumori provenire dall’esterno: i banditi avevano già forzato un porta finestra. I proprietari di casa non sono riusciti a intervenire in tempo e si sono trovati davanti i criminali in casa armati ed incappucciati. Poi, uno dei rapinatore ha puntato un coltello dalla lama affilata sotto la gola di uno dei due ostaggi. I conviventi sono stati costretti a rimanere sequestrati in salotto sotto la minaccia del coltello mentre: «Se vi muovete vi ammazziamo».

I banditi sono fuggiti dopo essersi fatti consegnare i cellulari dai padroni di casa, convinti che i due avrebbe impiegato più tempo a chiamare il numero d’emergenza. I coniugi, invece, hanno subito trovato un vicino che ha chiamato il 112. Dopo pochi minuti una volante della polizia era sul posto. Altri equipaggi hanno effettuato dei posti di blocco nel quartiere. Ma, almeno per ora, i 4 criminali sono riusciti a sparire nel nulla. La polizia ha chiesto l’intervento di un’ambulanza per soccorrere le vittime. La coppia era stata malmenata. Entrambi avevano dei segni al collo, ma nono gravi.

In corso le indagini per identificare e rintracciare i quattro fuggitivi. Non un’impresa facile. Poiché, non solo i quattro hanno usato i cappucci per coprire i loro volti, ma indossavano anche guanti in lattice per non lasciare impronte. «Quei quattro banditi – ha raccontato la coppia agli investigatori – ci sono sembrati degli stranieri». La cosa che inquieta gli investigatori è il bottino: assai scarso. I banditi hanno preso una cifra intorno ai 500 euro. Una banda, insomma, che colpisce senza farsi troppi scrupoli. Nella casa dove stati presi in ostaggio i due conviventi è arrivata la polizia Scientifica. Repertati alcuni capelli, se fossero dei banditi si potrebbe ricavare il loro Dna.

Rapina choc per una coppia a San Basilio: picchiati e sequestrati in casa

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A Verona:

È stato un vero incubo quello che una coppia residente a Mezzane di Sotto è stata costretta a vivere nella mattinata di giovedì. L’imprenditore del marmo 74enne e la moglie di 68 anni si trovavano nella loro abitazione di via Villa, quando ha ricevuto la “visita” di una banda di rapinatori, di origine straniera.

I malviventi, secondo quanto riferisce il quotidiano L’Arena, avrebbero fatto irruzione dal retro, approfittando del momento in cui la donna ha aperto le finestre. Colpita al volto, è stata trascinata sul tappeto della camera da letto dove si trova anche il marito e a quel punto la banda avrebbe iniziato ad inferiere sui due: calci e pugni alla testa e al corpo per “convincerli” ad indicare il posto dove i criminali pensavano fosse nascosto il denaro, ma i coniugi hanno continuato a rispondere loro che gli unici soldi presenti in casa erano quelli presenti nei portafogli. I rapinatori allora sarebbero andati su tutte le furie, avrebbero messo a soqquadro la villa e legato marito e moglie, continuando a picchiarli e minacciarli, nonostante le loro suppliche.
Un incubo durato poco meno di un’ora, terminato quando i banditi hanno deciso di allontanarsi con un bottino costituito da un paio di orologi di valore e alcuni oggetti preziosi.

Di lì a poco la signora che aiuta la 68enne nelle faccende domestiche è arrivata all’abitazione. I coniugi sono riusciti a liberarsi e aprirle, dopodiché sono partite le chiamate ai carabinieri, al 118 e ai due figli.
Le vittime sono state portate all’ospedale di San Bonifacio per cure ed accertamenti, mentre i militari si sono occupati di setacciare la casa alla ricerca di prove. Trovato sul retro il buco nella recinzione da cui sarebbero passati e dove potrebbero essersi appostati in attesa di colpire, i militari hanno raccolto anche le parole dei coniugi, i quali hanno specificato che i rapinatori avevano il volto coperto da un passamontagna e parlavano in inglese, verosimilmente per nascondere la loro provenienza.

Rapina in villa, incubo per due coniugi: sequestrati e picchiati