Imbarazzante il paragone col 2019 di Salvini al Viminale.
In Italia non sbarcavano così tanti migranti a gennaio da sette anni. Gennaio 2023 è stato infatti il mese con il maggior numero di sbarchi dal 2016, ma il ruolo delle Ong – oltre quello evidente di sollecitare le partenze -, è minoritario rispetto ai colleghi di Stato.
Da quando vengono raccolti i dati sul numero degli sbarchi mensili – il 2013 -, il mese di gennaio 2023 è il secondo per il numero più alto di clandestini sbarcati (4.959), dietro gennaio 2016 (5.273). Proprio il 2016, con oltre 180 mila arrivi, è stato l’anno con più clandestini sbarcati in assoluto.
E Meloni prometteva il blocco navale. Febbraio non promette diminuzioni:
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A gennaio 2023 sono sbarcati 527 clandestini prelevati dalle navi negriere delle Ong, su un totale di 4.959: poco più del 10 per cento sul totale. In più, l’incidenza delle Ong rimane in linea con i numeri del 2022 e del 2021. Il restante 90 per cento è arrivato in Italia ‘grazie’ ai dipendenti statali della Guardia costiera e delle altre entità statali.
Il decreto del governo pensato per fermare gli sbarchi non può funzionare: le Ong se ne fregano e continuano a raccattare clandestini con finti salvataggi multipli su appuntamento, con il famigerato Alarm Phone a fare da mezzano tra scafisti e colleghi delle Ong. In più, i barconi che vengono richiamati ma non raccolti dalle Ong, se non fermati da un blocco navale, arrivano poi in Italia ‘grazie’ agli scafisti di stato.
Il blocco navale è fondamentale. Che poi sia ufficiale o con motovedette formalmente ‘libiche’ e ‘tunisines’ è lo stesso. L’importante è che blocchino le coste africane.