“Coloro che credono di vincere sul campo di battaglia sembrano non capire che adesso una guerra con la Russia sarebbe completamente differente da allora. Non siamo noi ad aver inviato i nostri carri armati alle loro frontiere. Ma abbiamo un modo di rispondere e non finirà con l’uso di carri armati. Tutti devono capirlo”. Così il presidente russo Vladimir Putin arrivato a Volgograd, per un giorno tornata Stalingrado, il nome della città durante la più grande battaglia della Seconda Guerra Mondiale.
Putin è lì per celebrare la resa dei tedeschi alla fine della battaglia durata dall’agosto del 1942 al febbraio del 1943 e costata la vita a due milioni di persone. La sconfitta della Sesta armata del Reich fu il primo passo verso la la vittoria nella Grande guerra patriottica per Mosca.
La città ha di recente iniziato a recuperare il nome di Stalingrado nelle occasioni di festa. E oggi anche i giornalisti di Rossiya 24 hanno parlato della visita di Putin a Stalingrado.
Putin ha deposto una corona di fiori al monumento di Mamayev Kurgan, la collina teatro dei combattimenti principali della battaglia.
“Non inviamo carri armati ai loro confini, ma abbiamo altro con cui rispondere e non sarà solo con i mezzi corazzati”, ha dichiarato Putin, sottolineando che “coloro che ci minacciano sembrano non capire la semplice verità che il nostro intero Paese, tutti noi, siamo cresciuti e abbiamo assorbito le tradizioni russe con il latte delle nostre madri”. “La generazione dei vincitori ha dato sangue, sudore e lacrime per creare il Paese che abbiamo ereditato da loro”, ha affermato inoltre.
Vedi di sbrigarti che c’è da venire a fare pulizia qua da noi: e queste merde lo sanno…