La mamma di Pamela Mastropietro: “Lo Stato vuole scarcerare l’africano che ha fatto a pezzi mia figlia”

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Alessandra Verni: “Se non riconoscono la violenza sessuale Oseghale potrebbe tornare libero in anticipo con sconti di pena. Non voglio che quel mostro faccia male a altre donne, deve restare in carcere per tutti i giorni della sua vita”.

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Alessandra Verni accetta di parlare davanti alla panchina rossa dedicata a sua figlia nel giardino di Piazza Re di Roma, a sud della capitale. “Pamela è stata uccisa a 18 anni da un demone e dai suoi complici, fatta a pezzi e nascosta dentro una valigia”, la sua voce è ferma mentre strappa le erbacce attorno alla targa commemorativa.

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Al di là dello stupro: vi sembra normale che perché non esca di galera l’averla uccisa e fatta a pezzi non basti? Che schifo di Stato è questo? Si rischia di più criticando la marionetta apolide che ammazzando una ragazzina italiana.




4 pensieri su “La mamma di Pamela Mastropietro: “Lo Stato vuole scarcerare l’africano che ha fatto a pezzi mia figlia””

  1. questo delinquente non dovrebbe soggiornare nelle comode carceri italiane ma mandato in miniera di zolfo in Sicilia, opportunamente riaperta per tutti i delinquenti che vengono a delinquere in Italia, senza mai vedere la luce per il resto della vita

  2. Esatto Marino, esatto. Oggi si celebra la giornata della memoria ed è giusto così, però anche questi sono olocausti, infatti olocausto che compare anche nella bibbia più volte, vuol dire sacrificio. Sacrificio di vite perché il buonismo integralista lo permette… Per rispetto non vado oltre.

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