Paghiamo 300mila immigrati perché vivano in Italia col reddito di cittadinanza

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Paghiamo circa 300mila fancazzisti stranieri con il reddito di ‘cittadinanza’ perché vivano in Italia. Un controsenso che dobbiamo al governo Conte II. In pratica quasi il 15% del di questa misura va a stranieri. Il doppio circa della loro incidenza sulla popolazione: un’invasione di scrocconi.

I nuclei familiari che nel 2022 hanno ricevuto almeno una mensilità del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza sono quasi 1,7 milioni (1.685.161), l’assegno medio è di 511,11 euro e il numero complessivo di persone che hanno beneficiato della misura sono più di 3,5 milioni (3.662.803). E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Inps.

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Nel mese di dicembre 2022, i nuclei beneficiari di reddito o pensione di cittadinanza sono stati 1,17 milioni con 2,48 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 549 euro. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da 2,20 milioni di cittadini italiani, 201mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno Ue, 84mila cittadini europei, 3600 familiari delle precedenti categorie o titolari di protezione internazionale.

Sempre a dicembre per i nuclei con presenza di minori (367mila, con 1,3 milioni di persone coinvolte), l’importo medio mensile è di 679 euro, e va da un minimo di 593 euro per i nuclei composti da due persone a 739 euro per quelli composti da cinque persone. I nuclei con presenza di disabili sono quasi 204mila, con 456mila persone coinvolte. L’importo medio è di 491 euro, con un minimo di 389 euro per i nuclei composti da una sola persona a 700 euro per quelli composti da cinque persone. La distribuzione per aree geografiche relativa vede 425mila persone beneficiarie al Nord, 327mila al Centro e oltre 1,7 milioni nell’area Sud e Isole.